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L'Amministrazione interviene sulla vicenda del trasporto pubblico locale

3' di lettura 30/11/-0001 -
Non vorremmo che le continue polemiche alimentate negli ultimi giorni dal presidente della Cipa siano un tentativo per scaricare sul Comune responsabilità che sono semmai esclusivamente della società di trasporto pubblico.

da Fabiano Belcecchi e Rossana Montecchiani
sindaco e assessore ai trasporti di Jesi


Ad ogni buon conto, è bene chiarire che il compito di una Amministrazione comunale è quello di studiare tutte le ipotesi possibili e praticabili per garantire un servizio di trasporto pubblico adeguato ai bisogni dei cittadini e in linea con gli obiettivi che il Comune sta perseguendo per favorire una migliore mobilità urbana. Non può, invece, il Comune farsi carico di problemi societari come quelli della Cjpa che, appena qualche mese fa, ha chiesto ufficialmente un aumento di circa il 50% della tariffa chilometrica.

L’Amministrazione comunale, anche sulla scorta di precise disposizioni regionali, si è fatta carico di proporre un nuovo piano in grado di migliorare il servizio, aumentando l’utenza e servendo i nuovi quartieri attualmente sprovvisti.

Il tutto con una ottimizzazione delle linee che risponda ai seguenti requisiti:
- incremento del servizio nelle fasce orarie di punta e riduzione nelle fasce orarie morte (ad esempio le primissime ore della mattinata e la sera tardi, quando è statisticamente dimostrato che molti autobus girano vuoti);
- eliminazione di sovrapposizioni con servizi extraurbani che coprono lo stesso tragitto;
- razionalizzazione degli orari con cadenze precise ogni tot minuti per dare certezze all’utenza;
- percorsi uguali in andata e ritorno in ogni tragitto, in linea con quanto avviene in quasi tutti i servizi pubblici urbani dei Comuni italiani, per evitare lunghi giri a vuoto che dissuadono l’utenza.
Il nuovo piano di trasporto urbano, prima dell’approvazione del Consiglio comunale, verrà illustrato ai cittadini in momenti partecipativi che l’Amministrazione comunale organizzerà, sia per spiegarlo nel dettaglio, sia per raccogliere ulteriori eventuali accorgimenti che siano meritevoli di attenzione. Esso entrerà in vigore non appena la Provincia procederà alla gara d’appalto per l’assegnazione del servizio (che potrebbe essere la prossima estate).

Tra l’altro tale piano - che, è bene ribadirlo, ha come obiettivo principale l’interesse dei cittadini a un servizio migliore e non certo quello dei vantaggi economici della società di trasporto chiunque essa sia - non potrà comunque essere gestito dalla Cipa dal momento che tale società, così come oggi configurata, non ha i requisiti di legge per partecipare alla relativa gara.

Per quanto riguarda il personale della stessa Cipa, va ricordato che esso è salvaguardato dalle modalità di affidamento del servizio di trasporto votate dal Consiglio comunale lo scorso dicembre, con le quali viene stabilito espressamente che la nuova società che vincerà la gara avrà l’obbligo di assumere tutto il personale della Cipa e acquisirne il parco mezzi.

La Cipa, tra l’altro, ha anche una ulteriore opportunità offerta dalla legge regionale: quella di entrare come privato nella eventuale società pubblico-privata per la gestione del servizio qualora la Regione decida per l’affidamento diretto o, in subordine, vendere a questa il proprio parco mezzi con la certezza assoluta dell’assunzione di tutto il personale.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 gennaio 2006 - 1393 letture

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