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Bieticoltura marchigiana: assemblea pubblica martedì 31 gennaio a Senigallia

1' di lettura 30/11/-0001 -
Gli agricoltori per il futuro e la difesa della bieticoltura marchigiana: è questo il tema di un’assemblea pubblica di informazione, discussione, ed anche di protesta, promossa dalla CIA provinciale di Ancona: si svolgerà martedì 31 gennaio (ore 10) a Senigallia, presso la Sala Convegni dell’Auditorium San Rocco (Piazza Garibaldi).

da CIA-Ancona


Oltre a Marco Giardini, presidente CIA della provincia di Ancona, interverranno il suo vice Evasio Sebastianelli, Matteo Principi (responsabile ufficio zona CIA Senigallia), Rosina Fulgenzi (presidente regionale del Consorzio Bieticoltori - CNB).
La bieticoltura marchigiana, un importante settore agricolo sotto minaccia di drastico ridimensionamento con l’attuazione del nuovo regolamento UE ad essa riferito: in modo progressivo si teme che verrà ridotta in misura pesante la produzione (fino al 50%) con automatica ripercussione sull’attività anche per lo zuccherificio di Jesi.
In particolare, si è già decisa la chiusura dello zuccherificio di Fermo, pericolante lo zuccherificio di Jesi.
Commenta Marco Giardini: “Ininfluente se non consenziente il Governo italiano, il varo del regolamento UE, oltre a mettere a rischio due stabilimenti saccariferi, penalizza duramente la nostra tradizionale coltivazione della barbabietola, decretandone la probabile estinzione. Oltretutto il commissario UE per l’Agricoltura Mariann Fischer Boel ha ventilato l’ipotesi di un ulteriore taglio del 10% della produzione europea di zucchero elevando quindi la riduzione al 60%”.
L’assemblea pubblica di Senigallia sarà conclusa da Enzo Mastrobuoni, responsabile nazionale CIA (Produzioni e Mercato).





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 gennaio 2006 - 1287 letture

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