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Il Fosso Acquaticcio diventerà un percorso turistico

2' di lettura 30/11/-0001 -
Con un progetto-pilota di cui si registrano pochissimi casi a livello nazionale, l’intero bacino di un torrente verrà risanato, recuperato e destinato ad ospitare un percorso pedonale alberato dalla sorgente alla sbocco al fiume.



L’area dell’intervento è quella del fosso Acquaticcio, da Montelatiere all’Esino: un percorso di circa sette chilometri tra campagna e periferia della città, oggi in una situazione di degrado ma capace di trasformarsi, una volta terminati i lavori, in una suggestiva area ambientale fruibile a tutti.

I lavori sono partiti subito dopo le festività natalizie e sono stati appaltati al Consorzio Marche Verdi per un investimento di circa 80 mila euro, finanziati con i fondi messi a disposizione dal Consorzio Jesi Energia nell’ambito della convenzione con il Comune di Jesi per la realizzazione della centrale Turbogas.
L’intervento consiste nel risanamento delle sponde, l’intera pulizia dell’area, la creazione di una fascia di pertinenza di tre metri per sponda, provvedendo, laddove necessario, agli espropri, il ripristino di corridoi ecologici verdi tramite filari alberati e siepi, la realizzazione di un passaggio pedonale.

Contemporaneamente, grazie anche alla campagna di sensibilizzazione avviata a suo tempo con assemblee pubbliche non solo tra i confinanti del fosso, ma tra i residenti nell’intero bacino, saranno recuperati, dal punto di vista vegetativo, anche i fossati che si immettono nell’Acquaticcio, con interventi agricoli dei terreni limitrofi più rispettosi dell’ambiente (sia nell’aratura che nell’uso dei prodotti), con il ripristino del regime di sgombro delle acque piovane e con il rigoroso rispetto dell’uso della risorsa idrica sia per quanto riguarda i pozzi di prelievo sia per quanto riguarda gli scarichi.

Tale intervento di riqualificazione ambientale, in linea con il programma di governo in materia di tutela delle acque, avrà anche un alto contenuto sociale: sarà realizzato infatti con tecniche di ingegneria naturalistica, utilizzando da un lato la formula dell’appalto dei lavori per la parte relativa al movimento terra, alla realizzazione dei ponticelli in legno e dei guadi e avvalendosi dall’altro del personale delle cooperative sociali per le opere di piantumazione, pulizia e piccoli interventi di ingegneria naturalistica.

Fa piacere sottolineare infine come l’intero progetto sia frutto anche di una ricca partecipazione cittadina: nel predisporre il piano, infatti, sono state effettuate diverse assemblee pubbliche, sia con la circoscrizione sia con i residenti, per ricevere contributi di idee e avviare una adeguata opera di sensibilizzazione ambientale.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 06 febbraio 2006 - 1293 letture

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