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Donne protagoniste del territorio montano

3' di lettura 30/11/-0001 -
La donna al centro di attività atte a favorire il protagonismo, l’incontro e la socializzazione.

dalla Comunità Montana dell’Esino-Frasassi


Pari opportunità. L’assessore alle Politiche educative, Formazione e Lavoro, Cultura della Pace e Cooperazione internazionale, Graziella Argalia, annuncia la presentazione di una serie di progetti concernenti le donne.
“La Cultura della Pace e la Cooperazione internazionale – ricorda prima di entrare nel merito e comunque parlando di una donna - è una attività che abbiamo iniziato ospitando una figura di spicco che ha fatto del tema una missione di vita, difendendo i diritti degli emarginati, lottando in difesa dei poveri. Il 3 giugno, infatti, alla presenza di un foltissimo pubblico, abbiamo ospitato Rigoberta Menchù Tum, vincitrice nel ’93 del Premio Nobel per la Pace.
Oggi, in questo conteso, abbiamo in fase di realizzazione, un progetto rivolto alle classi Terze e Quarte degli Istituti Superiori del territorio della Comunità Montana, in collaborazione con il Vice Presidente della Provincia, Sagramola, che ha lo scopo di avvicinare i giovani al mondo della cooperazione sociale. Piano di lavoro – soggiunge – cui è legato l’intervento di solidarietà per la costruzione di strutture di primaria importanza in Guatemala, che abbiamo affidato al giovane fabrianese Flaviano Bianchini”.

Inciso che l’amministratrice usa per aggiungere il patrocinio della Comunità Montana ad “iniziative che pongono la donna al centro di attività atte a favorire il protagonismo, l’incontro e la socializzazione”.

In tal senso sono state elaborate diverse proposte, che la Argalia, proprio per la portata e valenza, intende illustrare in uno specifico appuntamento con gli organi di informazione, ma intanto anticipa. “La prima si intitola - Vivere e lavorare in Comunità Montana - prospetto legato alla L.125/91 che ha come finalità il sostegno, nel loro percorso evolutivo di carriera all’interno delle rispettive organizzazioni, le lavoratrici, anche con contratto atipico, occupate nei 10 comuni della Comunità Montana nei servizi socio – educativi – culturali”. A questo va unita “una ricerca, che mira ad individuare i bisogni/aspettative della componente lavorativa femminile e prevede una percorso di formazione a distanza (FAD) che sarà supportata da momenti di verifica in aula. Tale progetto – rileva la Argalia - riveste carattere di sperimentazione in quanto per la prima volta nel territorio montano viene proposto un intervento di formazione delocalizzata. “Donne protagoniste del territorio montano” è invece il titolo dell'altro atto che l’Assessore Graziella Argalia ha posto in cantiere. “Approfondire le condizioni di vita e di lavoro delle donne residenti nel territorio comunitario – conclude - al fine di promuovere l’istituzione di nuovi servizi in risposta ai bisogni emersi dall’indagine. Ciò per favorire la diffusione di una cultura della parità e l’avvio di un dibattito pubblico sulla condizione femminile nel territorio montano. Al riguardo daremo vita ad una serie di incontri monotematici sugli aspetti della condizione femminile affrontato il ruolo politico, quello lavorativo/manageriale, di casalinga e dell’essere vittima di abusi psico-fisici-sociali”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 febbraio 2006 - 1358 letture

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