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Maiolati, un Comune sempre più multietnico

2' di lettura 30/11/-0001 -
Una realtà sempre più multietnica. E’ questa la fotografia dei residenti del comune di Maiolati Spontini.

dal Comune di Maiolati Spontini


In base ai dati più recenti (aggiornati al 15 febbraio scorso) su quasi sei mila residenti 313 sono stranieri: il 5,23 per cento della popolazione. C’è un’equa divisione fra i sessi, visto che 157 sono gli uomini e 156 le donne, mentre dal punto di vista della provenienza geografica solo 12 arrivano da Paesi europei mentre ben 301 da Paesi extraeuropei.

Tante anche le nazioni rappresentate, che arrivano nel complesso a 28. Le comunità più numerose sono quella dell’Albania con 44 residenti (di cui 19 uomini e 25 donne), seguita da quelle della Tunisia con 43 (27 e 16), della Romania con 35 (17 e 18), del Congo con 31 (16 e 15), della Cina con 25 (13 e 12) e del Marocco con 21 residenti (10 e 11). L’età media della popolazione straniera è di soli 29,31 anni contro la media generale di 43,57 per l’intera popolazione.

Frequenti i casi di stranieri che ogni anno acquisiscono la cittadinanza italiana. Tra questi anche il consigliere straniero aggiunto Demay Esheref con la sua famiglia. L’ultima straniera che ha acquisito la cittadinanza italiana, proprio nel mese di febbraio, è stata l’unica cittadina cubana presente a Moie.
Cuba sarebbe stata infatti la ventinovesima nazione straniera rappresentata a Maiolati Spontini. Diversi i casi di matrimonio misti fra italiani e stranieri, dove quasi sempre straniera è la sposa.

“La presenza sempre più numerosa di cittadini stranieri – osserva il sindaco Giancarlo Carbini – costituisce una preziosa risorsa come forza lavoro, soprattutto per quei mestieri che molti italiani non svolgono più. La badante è l’occupazione più diffusa fra le donne. I maggiori problemi si avvertono nella fase di inserimento dei bambini nella scuola per problemi di lingua.

Su questo il Comune interviene ogni anno finanziando i progetti di sostegno come il laboratorio interculturale presso l’Istituto comprensivo Carlo Urbani di Moie. Anche la mensa scolastica si è organizzata di conseguenza, prevedendo pasti differenziati per motivi religiosi per i bambini frequentanti che ne hanno fatto richiesta”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 febbraio 2006 - 1240 letture

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