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Tra Chiaravalle e Cinecittà: un libro sulle Marche e l'amore per il cinema

2' di lettura 30/11/-0001 -
E' stato un salto nel passato, una sorta di amarcord con tanto di proiezioni di lavori amatoriali in 16mm, la presentazione del libro scritto a quattro mani dal prof. Giorgio Candelaresi e il prof. Roberto Ferretti dal titolo “Tra Chiaravalle e Cinecittà- Una conversazione sugli anni del cinema d'essai (1970-1980)”, tenutasi lo scorso sabato presso l’Auditorium San Rocco di Senigallia.

di Milena Delle Grazie
milena@viveresenigallia.it


Il volume, frutto del lavoro di 3 anni, è la testimonianza del fervore culturale che coinvolse la città di Chiaravalle e che vide in Candelaresi un attivo protagonista, in particolare delle attività dell’universo cinematografico legate alla Biblioteca Comunale attorno cui si sviluppò un modo nuovo e alternativo di pensare al cinema- non più solo “guardato” ma anche “vissuto”- attraverso incontri-dibattiti con gli stessi autori ed attori dei film proiettati. Il libro, edito da L’orecchio di Van Gogh (444 pp., 15,00 euro), è pregno di nomi importanti: Damiano Damiani, Elio Petri, Carlo Lizzani (che ha curato la presentazione del libro), Marco Bellocchio, Francesco Rosi, Alberto Lattuada, Paolo e Vittorio Taviani, Ettore Scola, Luigi Magni, Tinto Brass, Pupi Avati, Luigi Comencini, Lina Wertumuller, Carlo Verdone, Gian Maria Volontà.
Sono solo una parte degli straordinari personaggi che fecero dell’esperienza chiaravallese un esempio unico di attività di cinema d’essai tra il ’69 e il 1980, un vero e proprio modello culturale sviluppatosi nella stagione più alta che il cinema italiano abbia mai vissuto, e che, come ha ricordato il prof. Ferretti “ha la sua grande particolarità nel fatto che sia stata una biblioteca ad organizzare proiezioni e addirittura a produrre alcuni cortometraggi, come quello del fanese Carlo Simoni”.
“Il grande successo ottenuto dal circolo”- ha precisato il prof. Candelaresi- “fu merito non solo degli abitanti di Chiaravalle, ma anche di tanti senigalliesi”, dando vita a un forte connubio tra le due città di provincia.
A Senigallia infatti nacque nel ’64 il circolo culturale “L’incontro”, come ha ricordato l’ex presidente Tullio Piersantelli: “Tutto partì da un gruppo di cattolici che si costituì autonomamente con l’intento di essere un ponte tra cattolici e laici, sviluppando iniziative come i cineforum, la presentazione di libri, mostre di pittura, scultura e fotografia, concerti”.
“L’incontro” cessò la sua attività nel ’69, ma la voglia di vivere appieno la cultura, e il cinema in particolare, rimase intatta.
E il libro stesso, illustrato con le bellissime foto di Michele Cozzari, ne è una dimostrazione.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 febbraio 2006 - 1821 letture

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