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Apiro: 34° Festival Internazionale del Folclore

3' di lettura 30/11/-0001 -
Si è svolta ad Apiro dall’ 8 al 15 Agosto la 34° edizione del Festival Internazionale del Folclore “Terranostra”.
Anche quest’anno la manifestazione ha riscosso un notevole successo, dimostrando come sia possibile superare tutte le divisioni sociali e culturali dei vari popoli rappresentati attraverso una festa piena di colori, sapori e musiche.

di Giulia Angeletti


Il Festival Internazionale del Folclore è un appuntamento che si rinnova ormai da parecchi anni, e che vanta, ogni anno, delle presenze illustri.
Ospiti quest’anno di Terranostra gruppi folcloristici provenienti da Cina, Colombia, Spagna, Messico, Ossezia del Nord, Serbia, Ucraina ed vari gruppi italiani.
Tutti questi gruppi presentano un alto livello artistico, sociale e culturale e sono attivi a livello nazionale e internazionale.

Gli spettacoli sono iniziati mercoledì 9 quando sul palco montato in piazza Baldini si sono esibiti i gruppi folcloristici di Messico, i “Sinaloense”, e di Serbia, i “Talija”. Giovedì 10 è stata la volta di Cina, con i “Beijing Joy Dance Group” e la Colombia, con i “Carmen Lopez”.
Venerdì 11 il palco ha ospitato i gruppi dell’Ossezia del Nord, i “Amond”, e della Spagna, con i “Isla Canaria”.
Sabato 12 si sono esibiti infine dall’Ucraina i “Vesnianka” e di nuovo dalla Serbia i “Talija”.

Domenica 13 si è svolta invece la festa paesana, dove i gruppi ospiti nei loro costumi tipici, hanno animato la serata con canti e balli per le vie del paese coinvolgendo il pubblico nelle loro danze. Si sono inoltre esibiti i bambini del Minigruppo dell’associazione Culturale e Folcloristica “Urbanitas”.
Dopo cena, nei vari stand, i gruppi folcloristici hanno preparato dei piatti tipici del loro luogo d’origine che sono stati offerti al pubblico. All’ora convenuta tutti gli stand erano già da tempo colmi di persone curiose di assaggiare quei piatti “non convenzionali”.

Lunedì 14 è stata di Art & Terra, una notte di danze e canti della tradizione popolare italiana. Hanno animato la serata dai “Ricanto” e dai “Ariacorte” due gruppi di canto popolare italiano, e dai più famosi gruppi di stornelli della tradizione marchigiana: i “Martinicchia”, i “Damigiana” e i “Pitriommia”.
C’è stata anche la presentazione e la degustazione di prodotti tipici locali e non, insieme all’artigianato etnico ed artistico.

La giornata finale, martedì 15, è iniziata in chiesa, dove la Santa Messa è stata animata dai canti religiosi dei vari gruppi ospiti, arricchendola così con loro tradizione.
La serata si è conclusa con un grande spettacolo nel quale hanno partecipato tutti i gruppi intervenuti alla festa.

Iniziativa dal notevole successo, quello di “Terranostra” dovrebbe essere un buon esempio da seguire per molte città che vogliono riscoprire il valore della loro tradizione, ma allo stesso tempo aprirsi ad un dialogo sincero con gli altri popoli. Ad Apiro si è realizzato infatti l’unione dei popoli grazie al folclore, abbattendo così le barriere culturali e religiose che troppo spesso ci separano dal “diverso”.

Festival che trae il suo massimo insegnamento nella valorizzazione e nel riconoscimento delle diversità, “Terranostra” diventa soprattutto un mezzo per comunicare. “Conoscersi per capirsi”.

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 agosto 2006 - 1596 letture

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