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Cir33: conclusa la campagna di comunicazione Non c’è più tempo da perdere!

6' di lettura 30/11/-0001 -
La comunicazione del Cir33 ad un passaggio strategico, da campagna di sensibilizzazione a piano integrato per l’introduzione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti.

da Cir33


Il Cir33, Consorzio Intercomunale Rifiuti Vallesina-Misa, ha appena portato a termine la propria campagna di comunicazione “Non c’è più tempo da perdere!”.
Questa la dichiarazione del presidente del Consorzio dopo questa esperienza durata sei mesi e rivolta a tutti i 33 comuni consorziati.

“Prima di parlare degli esiti della campagna – inizia Simone Cecchettini - ho il dovere di ringraziare l’Assessorato all’ambiente della Provincia di Ancona che ha finanziato il progetto, i Comuni consorziati che hanno collaborato intensamente alla realizzazione dello stesso e i dirigenti scolastici e gli insegnati che ci hanno concesso l’opportunità di far entrare il messaggio anche nelle scuole del bacino”.

“Ritengo che uno dei principali punti di forza della campagna informativa sia stato proprio questo. Abbiamo parlato al cittadino in luoghi diversi, con strumenti diversi e con registri diversi. Ci siamo avvalsi dei tradizionali strumenti informativi di tipo cartaceo, come i manifesti, le locandine e le lettere spedite a tutte le famiglie, ma sono state anche adottate altre strategie. Abbiamo cercato di rendere pubblico il nostro operato uscendo costantemente sulla stampa locale, teniamo sempre aggiornato il nostro sito internet, che stiamo peraltro rinnovando, e abbiamo distribuito pratiche guide alla raccolta differenziata e al compostaggio domestico. Sono certo, però, che assolutamente determinanti si riveleranno gli incontri che in questi sei mesi abbiamo fatto comune per comune e scuola per scuola”.

“Per quello che concerne gli incontri pubblici nei Comuni, quasi sempre ci siamo trovati di fronte ad un pubblico numeroso, interessato e spesso anche dotato di costruttivo spirito critico. Anche le scuole hanno risposto con entusiasmo al nostro invito e abbiamo avuto l’opportunità di recarci negli istituti di quasi tutti i nostri comuni”.

Da marzo il servizio di raccolta dei rifiuti cambierà in 13 comuni del bacino ed entro la fine del prossimo anno tutti i 33 comuni del Consorzio saranno interessati dalla trasformazione.

“Abbiamo appena aggiudicato il bando per la progettazione e la realizzazione di un piano di comunicazione integrata finalizzato all’informazione dei cittadini del nostro territorio e all’attivazione dei servizi. Questo significa, dal punto di vista comunicativo, che ora si passerà da una prima fase più orientata alla sensibilizzazione, ad una seconda decisamente indirizzata ad un’informazione puntuale, personalizzata ed operativa. Attraverso l’avvio di questo tipo di intervento analizzeremo le caratteristiche e le esigenze del territorio città per città, quartiere per quartiere e poi ci recheremo famiglia per famiglia sia per spiegare cosa cambierà ed in che modo, sia per consegnare il kit necessario alla raccolta differenziata domestica. Accanto a ciò prevediamo la realizzazione di altri incontri pubblici, l’allestimento di banchetti informativi e l’avvio di spazi di ascolto sia fisici sia telefonici ed informatici.

“Siamo convinti che solamente un attento studio preliminare dei nostri comuni ed una puntuale comunicazione possano garantire il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati”. “Il raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata che superi il 50%, ed una conseguente sensibile diminuzione dei rifiuti conferiti in discarica. Tra l’altro sono anche iniziati i lavori di costruzione dell’impianto per la produzione di compost presso la discarica di Corinaldo e tale opera è di importanza strategica per il funzionamento dell’intero sistema, che ci permetterà di differenziare, accanto alle categorie tradizionali di rifiuto, anche la frazione organica che rappresenta il quantitativo maggiore di rifiuto nella nostra pattumiera”.

“Credo che se riusciremo a trasferire loro in maniera adeguata e sufficiente le informazioni necessaire, non solo si adegueranno senza troppi problemi, ma si troveranno a poter praticare un responsabile smaltimento dei propri rifiuti in maniera assai più comoda di come non sia ora. Infatti a Jesi, Fabriano, Senigallia, Monsano e Cerreto d’Esi le famiglie avranno a disposizione il sistema della raccolta domiciliare di tutti i rifiuti che, con un preciso calendario settimanale, saranno comodamente ritirati davanti casa, mentre in tutti gli altri comuni si avrà la domiciliarizzazione dell’indifferenziato e la sostituzione dei cassonetti (che scompariranno finalmente da tutti i nostri centri abitati) con bidoni colorati dove conferire separatamente i rifiuti differenziabili.
Ovviamente affinché tutto ciò si realizzi come auspicato, ci auguriamo che la collaborazione dei nostri Comuni, sempre determinante, continui ad essere ottima come lo è stata fino ad oggi”.

A conclusione della campagna di sensibilizzazione “Non c’è più tempo da perdere!”, il Cir33 ha analizzato i dati acquisiti tramite la compilazione di questionari informativi inviati a tutte le famiglie del bacino e ritirati durante gli incontri pubblici.

In seguito allo studio dei dati, il Consorzio ha rilevato una serie di informazioni certamente utili sia per conoscere la percezione della questione rifiuti, sia per avere a disposizione valide indicazioni per ottimizzare e rendere il più efficiente possibile il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti di prossima attivazione. Il primo dato utile ottenuto dai questionari è quello che ci testimonia la maggior partecipazione ed interessamento diretto della componente maschile e della fascia di età adulta (30-60 anni).

Alla domanda “Secondo lei l’ambiente del nostro territorio è in pericolo?”, ben il 52% risponde “sì, molto”, il 38% “sì, un po’” e solo il 10% risponde di no. Per il 63% degli intervistati, inoltre, il problema dello smaltimento dei rifiuti è percepito come grave o molto grave, ma occorre segnalare come siano molto sentiti anche il problema dell’inquinamento dell’aria, il quale spesso si lega ad alcune pratiche industriali di smaltimento dei rifiuti, e il rischio di degrado del paesaggio.

Per quello che concerne la consapevolezza degli obblighi di legge relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti, il 70% è a conoscenza di tale obbligo e ben l’81% è convinto, a ragione, che la percentuale di raccolta differenziata del nostro territorio sia al di sotto della soglia prevista dalla legge.

Circa il 60% degli intervistati ha un’idea abbastanza precisa delle enormi quantità di rifiuti che ogni persona produce quotidianamente e della rilevante quantità di rifiuto organico che costituisce la pattumiera domestica. A proposito dell’organico occorre segnalare come il 72% conosca la pratica del compostaggio domestico, il 51% dei quali già lo pratica in maniera autonoma ed una buona percentuale del restante target vorrebbe avere le competenze e gli strumenti adatti a farlo. Infine alla domanda “Secondo lei è giusto pagare i rifiuti al metro quadrato”, l’84% delle persone ritiene di no e solo l’6% è favorevole.

Quest’ultimo dato testimonia, con ogni probabilità, il desiderio dei cittadini di poter disporre di un sistema di calcolo della tariffa più coerente con la quantità di rifiuti effettivamente prodotta.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 30 dicembre 2006 - 1380 letture

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