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Festa del 1° maggio: più sicurezza sui luoghi di lavoro
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"Quella della sicurezza sui luoghi di lavoro è diventata una vera emergenza che non può passare in secondo piano". |
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dal mov. democratico Jesi è Jesi
Sono le parole del Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, che acquistano un significato particolare proprio
in vista della ricorrenza del 1° Maggio, giorno dedicato ai lavoratori.Anche il Movimento Democratico “Jesi è Jesi” intende onorare la festa del 1° Maggio e con essa i valori su cui si fonda la nostra Repubblica. Un giorno che ricorda lotte per affermare diritti e dignità, per raggiungere obiettivi comuni, per migliorare le proprie condizioni di lavoro. Ma riteniamo giusto che in quest’occasione si debba rivolgere una particolare riflessione al problema urgente della tutela della sicurezza e della vita sul posto di lavoro, per evitare che si ricada nell’oblio in attesa di un nuovo incidente.
Pensiamo che non si possa più sopportare la continua scia delle morti bianche, vero e proprio bollettino di guerra che non stenta mai a rallentare e che, più che da imperizia o fatalità, dipende dalla scarsa protezione dei rischi e dalla mancanza di prevenzione. La tutela del lavoratore è una grande battaglia di civiltà che abbiamo posto al centro del programma con cui ci presentiamo alle elezioni amministrative, nella consapevolezza che occorrono interventi specifici per la sicurezza sul lavoro.
Dato che la prevenzione rappresenta la debolezza storica della sanità, il suo rilancio non può che passare attraverso un nuovo e coerente ri-orientamento e potenziamento delle risorse professionali e finanziarie che consenta di potenziare e qualificare la vigilanza igienico sanitaria e il controllo sui luoghi del lavoro. E’ per questo che l’amministrazione deve assumere un ruolo forte per sostenere la realizzazione dei piani di prevenzione per le attività con lavorazioni a rischio e la creazione di una rete di spo rtelli informativi/educativi diffusi sul territorio da realizzarsi d’intesa con le parti sociali. Senza dimenticare come il lavoratore più discriminato e più soggetto ai rischi del lavoro nero sia il lavoratore straniero.
Nella più generale tutela dei diritti e della sicurezza di tutti i lavoratori e nell’ottica di una maggiore valorizzazione e inclusione dell’immigrazione riteniamo necessario condurre iniziative contro il lavoro illegale e per la sicurezza, intensificando l’informazione e la formazione e applicando il protocollo con i sindacati di categoria per la tutela dei diritti dei lavoratori stranieri.

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