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Proposte CNA: tutti d'accordo

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Il documento presentato mercoledì sera dalla Cna durante il faccia a faccia tra Fabiano Belcecchi, Augusto Melappioni, Maria Celeste Pennoni, Daniele Massaccesi e Vincenzo Sorana, i cinque candidati alla carica di sindaco per il comune di Jesi, ha messo i pretendenti sulla stessa lunghezza d’onda. Al di là degli schieramenti.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it
Centro storico, infrastrutture, funzionamento della macchina amministrativa e viabilità interna: il rilancio della città sta a cuore a tutti. Anche se qualcuno, come Daniele Massaccesi, candidato di An, avverte “ultimamente le posizioni si sono appiattite.
Diciamo più o meno tutti le stesse cose: bisogna vedere poi la credibilità. Chi ha governato fino ad oggi non può certe parlare ora di guidare il cambiamento
”.

Una stilettata nei confronti, ovviamente, di Fabiano Belcecchi, sindaco uscente e candidato di una parte del centrosinistra (Ulivo, Prc, Pdci, Idv, Verdi).
Certo che di proposte dagli altri candidati ne ho sentito davvero poche” è la replica.
La Cna, invece – aggiunge Belcecchi - ha presentato un buon documento che deve rappresentare una base di confronto con la prossima amministrazione”.

Posizione, questa condivisa da tutti, si diceva. Da Massaccesi (“un documento interessante, utile perché lo scambio e il confronto sono sempre indispensabili”) da Augusto Melappioni, candidato dall’altra coalizione di centrosinistra composta da Sdi, Re, Udeur, Dc e dalle civiche Jesi è Jesi e Jesi nel Cuore (“ho visto la Cna interessata a questioni di sistema, alla complessità della città e non solo a tematiche di categoria. Per noi che crediamo nella partecipazione, questo è un fatto positivo”), dal candidato dei Psdi e Unità Socialista Vincenzo Sorana (“piena condivisione su temi affrontati”). Idem come sopra per il discorso “tassa di scopo”.

La Cna infatti aveva avanzato l’idea di autotassare gli jesini per finanziare la realizzazione degli assi viari a nord e a sud. Una proposta presa dai candidati come “una provocazione”. D’accordo sulla realizzazione, d’accordo sul non aumentare le tasse, discordi sui metodi di attuazione. Per Belcecchi “con il risanamento dell’Ente e gli strumenti del nuovo Prg saremo in grado di realizzare gli assi senza indebitarci con i mutui o prendere dalle tasche dei cittadini”.

Secondo Sorana invece “prima via gli sprechi, razionalizziamo le risorse e utilizziamo il recupero della finanza pubblica. Via i dirigenti, via i consulenti, via il direttore generale”. Insomma tutti in linea, tutti l’uno contro l’altro. E la campagna elettorale continua.

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