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Elezioni: il programma dell'U.d.c sulle Politiche familiari

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Le politiche nazionali non possono da sole essere esaustive rispetto ai bisogni sempre più diversificati delle famiglie.

da Luca Casci
Candidato U.d.c alle Provinciali
L’Ente locale appare sempre più come un luogo strategico per “reinventare” nuove politiche pubbliche, perché sempre più molte competenze sono trasferite dal centro alla periferia. In questi anni è avvenuta una forte spinta verso le Autonomie regionali pertanto è fondamentale il ruolo delle amministrazioni locali, in dialogo con le espressioni della società civile, per elaborare politiche che colgano adeguatamente la diversificazione dei bisogni familiari, soprattutto in funzione del ciclo di vita della famiglia.

E’ decisivo però seguire i seguenti principi e i criteri generali :
1 - l’individuazione del soggetto titolare dei diritti, che un provvedimento vuole promuovere, è fondamentale, altrimenti la legge sarà inapplicabile. Quindi occorre sempre richiamare la famiglia fondata sul matrimonio (Art.29 della Costituzione).
2 - le politiche familiari non sono politiche di lotta alla povertà, pertanto, almeno come tendenza, non possono essere legate al reddito e non devono avere come scopo la ridistribuzione del reddito:
3 - le politiche familiari non sono assistenziali, quindi devono in ogni occasione e ad ogni livello essere applicate in chiave sussidiaria e devono sempre considerare la famiglia in quanto tale, tenendo conto dei carichi familiari.
4 - le politiche familiari non riguardano solo il welfare - come l’assistenza, la cura dei soggetti deboli o i servizi – bensì gli sgravi fiscali, la scuola, la bioetica, il lavoro, i mass media ecc.
5 - le politiche familiari devono riconoscere l’importanza della società civile, in altre parole devono riconoscere che le associazioni nelle loro funzioni sono creatrici di benessere.

Quelle che seguono sono le principali proposte di politica familiare per gli Amministratori locali, in occasione delle prossime elezioni amministrative. Si possono qui individuare i seguenti ambiti di interesse:
- Sostegno alla genitorialità: maternità e responsabilità educative
- Politiche tariffarie
- Casa e spazi urbani
- Tempi sociali e tempi per la famiglia
- Servizi di cura
- Infanzia educazione istruzione
- Auto-aiuto, aiuto tra famiglie, associazionismo

Quando soggetto dell’intervento statale, regionale, provinciale e comunale sarà la famiglia e non l’individuo saremo arrivati a un passo dalla soluzione dei problemi delle famiglie. La sfida dei prossimi anni è quella di rinnovare integralmente la filosofia della politica sociale che deve essere tradotta in politica della comunità locale intesa non come politica “per” la comunità locale ma soprattutto fatta “dalla” comunità locale.

Si rende indispensabile un vero e proprio ribaltamento delle politiche sociali: il compito delle Istituzioni pubbliche deve diventare sostanzialmente quello di riconvertirsi da “gestori del tutto” ad “ordinatori generali”, perché la qualità della vita sociale è il risultato della combinazione tra la qualità della vita familiare e la qualità delle relazioni che le famiglie intrattengono nella comunità in cui vivono.

Clicca qui per vedere il programma completo delle politiche familiari

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