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Melappioni: l'amministrazione uscente non crede nelle potenzialità della città
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Nell’intervento di chiusura dell’incontro organizzato dalla CNA presso il Centro Docens Zipa come nel dibattito tenutosi l’11 maggio a Villa Serena il Sindaco Fabiano Belcecchi ha dato un giudizio a dir poco tranciante sia nei confronti dei professionisti jesini che lavorano nel campo dell’urbanistica sia dei dipendenti comunali, asserendo che la città soffre la mancanza di figure con elevate potenzialità progettuali nel primo caso e di assenza di professionalità nel secondo. |
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dal Movimento democratico Jesi è Jesi
Il sindaco ha fatto capire chiaramente che la realizzazione di progetti di pianificazione territoriale o di urbanistica di un certo spessore debbono essere affidati a professionisti esterni perché in zona non ci sono figure adeguate, come non ci sono figure adeguate all’interno del Comune che possano contribuire al processo di rinnovamento della macchina comunale.Inoltre Belcecchi ha delineato in maniera chiara la mancanza di una vocazione turistica da parte di Jesi per cui secondo lui è inutile investire in contenitori ricettivi che poi non riescono ad assolvere alla loro funzione (l’ostello per intenderci).
Un giudizio di merito così negativo è il segnale chiaro ed inequivocabile che il Sindaco non crede nella città dove vive, umiliando il valore della jesinità, della appartenenza e dell’orgoglio della gente di Jesi.
Per non parlare della contraddittorietà delle sue affermazioni.
Solo per fare alcuni esempi: riguardo al Viale della Vittoria che nelle intenzioni doveva essere il boulevard di Jesi e rappresentava l’aspetto più innovativo e importante di riqualificazione, non sono state prodotte soluzioni ma solamente un elenco delle criticità a noi jesini già note da anni, eludendo il problema risolutivo e individuando in un concorso di idee il compito di trovare le soluzioni più importanti. Concorso a cui partecipano giovani professionisti della nostra Provincia e della nostra città.
Nel processo di riorganizzazione del comune poi non è stato mai attivato un percorso di formazione continua dei dipendenti, né effettivamente sono state valorizzate le figure che potevano avere potenzialità idonee per l’assolvimento di certi compiti. Se il personale non si forma, non si motiva, non si coinvolge nei cambiamenti è facile poi dire che non ci sono persone all’altezza del processo. Invece si è preferito individuare tre professionisti esterni con spese enormi a carico dell’Ente, mentre la riorganizzazione è ancora in alto mare.
Per quanto riguarda la vocazione turistica della nostra città, invece il fatto è che non è mai stata programmata una strategia turistica seria ed efficace, mentre si è riusciti a mettere in difficoltà una struttura ricettiva come l’Ostello per una mancata rinegoziazione della convenzione.
Questo è un chiaro indicatore delle convinzioni dell’amministrazione uscente che non crede nelle enormi potenzialità che la nostra città può esprimere.

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