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Bilancio della Fondazione Pergolesi Spontini: Melappioni, malafede o incapacità?
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Il movimento politico “Jesi è Jesi” di Augusto Melappioni, prima di fornire numeri a caso sui bilanci della Fondazione Pergolesi Spontini, sintomo questo o di palese malafede, o di incapacità amministrativa, potrebbe almeno chiedere informazioni ai propri alleati elettorali, i Repubblicani Europei e lo SDI, e ai candidati della sua lista. |
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da L'Ulivo per Fabiano Belcecchi
Infatti, gli assessori Rocchetti e Frezzotti e il consigliere comunale Federica Rocchetti, loro rappresentanti in Giunta e in Consiglio Comunale, insieme all’ex-diessino e candidato di “Jesi è Jesi”, Massimo Fiordelmondo, avrebbero sicuramente fornito a Melappioni dati reali, avendo approvato in Giunta e in Consiglio Comunale tutti gli atti con i quali l’Amministrazione Comunale è intervenuta economicamente verso la Fondazione. Melappioni saprebbe allora che il bilancio di esercizio 2005 della Fondazione si è chiuso con una perdita di euro 340.144,61, che il Comune, per parte propria, ha coperto nel 2006 con un contributo di euro 140.000. Tutto questo non è stato mai nascosto ai cittadini, così come le ragioni della perdita, riconducibili a un minor trasferimento da parte del Comune alla Fondazione rispetto all’effettivo costo storico di funzionamento del Teatro Pergolesi. Così come i rappresentanti in Giunta dello SDI e dei Repubblicani europei, hanno condiviso l’erogazione di un contributo straordinario alla Fondazione di euro 54000, teso a coprire i costi dei servizi di concessione gratuita del Teatro Moriconi e del Pergolesi nei confronti di scuole della città e di associazioni volontaristiche e no profit, che l’hanno utilizzato per attività didattiche e di beneficenza. In questo riteniamo che sia giusto che soggetti istituzionali e volontaristici possano beneficiare dell’utilizzo gratuito del teatro, in quanto anche questo rappresenta un servizio alla persona.
Melappioni, che si candida al governo della città, dovrebbe conoscere che un’apertura del Teatro Moriconi e del Teatro Pergolesi, costano rispettivamente, in termini di servizi, 800 euro e 3000 euro. Ma forse questo per Melappioni è un dettaglio irrilevante, visto che ha prestato la propria professionalità in un Comune dove, per coprire i costi dei concerti e delle attività culturali, si accendevano dei mutui (prassi questa del tutto illegale). Il Bilancio di Esercizio della Fondazione 2006 si è chiuso con un attivo di poco più di mille euro, segno evidente di una oculata e sapiente amministrazione finanziaria. Già da quest’anno, la Fondazione Pergolesi Spontini, ha parzialmente ricoperto il deficit straordinario creatosi tra il 2005 e il 2006, anno di passaggio del Teatro alla Fondazione senza alcuna interruzione delle attività, che verrà del tutto riassorbito entro i tre prossimi esercizi finanziari, rispettando il piano di recupero approvato dal CdA, senza alcun impegno aggiuntivo per il bilancio comunale. Confrontando questo dato con la stragrande maggioranza dei soggetti che gestiscono le attività dello spettacolo dal vivo nel nostro Paese, Melappioni troverebbe situazioni altrettanto positive?
Questo nel 2006, non è avvenuto, come sostiene l’altro suo alleato, il portavoce della DC Zagaglia, con una diminuzione delle attività e degli spettacoli; anzi, tra il 2005 e il 2006 le attività sono aumentate, passando da 167 a 196 eventi, con un incremento di pubblico di quasi 6000 spettatori. Zagaglia saprà certamente che la Fondazione gestisce i cartelloni teatrali dei teatri di Jesi, Maiolati Spontini, Montecarotto e San Marcello, e che dal 2006 la Stagione di Prosa è divenuta a tutti gli effetti una Stagione dell’intero territorio della Vallesina, con una forte e positiva circuitazione del pubblico, come avviene in una realtà metropolitana. In questo senso la Stagione di Prosa della Fondazione ha avuto nel 2006, 21 e non 8 spettacoli di prosa e danza, più altri numerosi spettacoli di Teatro Ragazzi, Giovani e concerti di musica sinfonica e contemporanea. Nel 2006, inoltre si è consolidata definitivamente al Pergolesi, una vera e propria rassegna di Teatro dialettale che coinvolge tutti i gruppi jesini, con un forte sostegno dell’Amministrazione Comunale che, con questa scelta, riconosce al teatro dialettale una vera valenza culturale, patrimonio della nostra identità cittadina. Per tutto questo il Comune di Jesi investe verso la Fondazione, 1.230.000 euro che equivale al costo storico del Teatro Pergolesi e del Teatro Moriconi, prima gestiti direttamente dal Comune, e che servivano prima, e servono ora, a coprire i costi di gestione e servizio delle strutture, oltre che il costo degli spettacoli.
La positiva chiusura del bilancio 2006 è la dimostrazione più evidente che, una volta entrata del tutto a regime autonomo, la Fondazione è un soggetto ben gestito che non produce deficit, ma anzi incrementa la propria attività sul territorio, creando anche una positiva economia occupazionale per molti giovani professionisti della gestione dei beni culturali e delle attività dello spettacolo (nel 2006 sono state coinvolte 754 maestranze con un aumento di 6.600 giornate lavorative rispetto al 2005), oltre ad aver rappresentato, solo nel 2006, una voce di reddito per 419 fornitori (i 2/3 del territorio). Non è la prima volta che il movimento politico di Augusto Melappioni prende “fischi per fiaschi”, ci auguriamo che ciò sia dovuto esclusivamente all’evidente imperizia amministrativa.

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