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Droga e immigrazione, le ricette di Massaccesi

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Maggior vigilanza del territorio contro il fenomeno della droga e graduatorie più eque tra italiani e stranieri nell’assegnazioni di alloggi.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it
Parla di droga e immigrazione Daniele Massaccesi, il candidato sindaco di An chiedendo, per quanto riguarda la droga “maggiore vigilanza sul territorio che vada ad integrare l’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine, per individuare le zone più a rischio della città e per frenare il fenomeno dello spaccio” ed il coinvolgimento di scuole, associazioni di volontariato, società sportive per prevenire nel mondo degli adolescenti.

Una forte collaborazione con le forze dell’ordine, con l’introduzione del vigile di quartiere, prospettata anche per quanto riguarda le tematiche degli stranieri. “Se da una parte dovrà essere favorito un inserimento armonico degli immigrati – spiega Massaccesi - superando il rischio della creazione di microghetti e l’isolamento in una via, in un palazzo, in un luogo avulso dal mondo che li circonda, dall’altra non potrà non esserci il doveroso e rigoroso rispetto, da parte degli stessi immigrati, di regole, leggi, tradizioni, cultura, convinzioni e radici religiose, e di quanto costituisce comunque il nostro patrimonio insopprimibile. Il tutto alla ricerca di una convivenza che non sia univoca ed equivoca e che non si faccia carico esclusivo delle difficoltà dell’integrazione”.

E tra le idee anche quella di accordi tra comune, proprietari di immobili e datori di lavoro per garantire, attraverso trattenute in busta paga, il pagamento degli affitti. “Fermo il dovuto rispetto dei limiti di legge per tali trattenute – assicura il candidato -. Ciò aprirebbe il mercato e darebbe sicurezza ai proprietari di abitazioni che spesso sono dubbiosi o contrari ad affittare i propri immobili ad extra-comunitari per la aleatorietà dei relativi pagamenti e per la scarsa certezza di vederli perseguire”.

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