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La cultura non è stata ancora concretamente al centro del dibattito elettorale
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Accogliamo con piacere la critica di Armando Ginesi diretta a tutti i candidati di non aver portato ancora al centro della campagna elettorale il tema della cultura. |
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dal mov. Jesi è Jesi
Il suo comprensibile sfogo ci da infatti modo di spiegare e di
illustrare le nostre intenzioni e i nostri progetti per la città in questo
ambito che forse troppe volte è trascurato sugli organi di stampa. Un settore
che invece noi consideriamo fondamentale come è chiaro non solo dalla lettura
del nostro programma, ma anche dalle parole di Augusto Melappioni nei frequenti
incontri tra i candidati.Partiamo da un punto: bisogna fare assolutamente di più per far crescere la cultura nella nostra città. Chi come noi punta su un cambiamento non può fare a meno di far leva anche su un così importante motore di rilancio. La cultura è una priorità sociale fondamentale nella formazione dei cittadini. E Jesi è città di grandi e rilevanti ricchezze culturali. Una cultura diversificata che deve essere collegata con una vera e propria rete di connessione con le forze istituzionali e produttive della città, nella quale il Comune deve diventare il punto di riferimento, per rendere possibile un sostegno anche economico alle iniziative. L’attenzione deve essere rivolta sia alla cultura prodotta dal fitto tessuto dell’associazionismo culturale locale, che va favorita nella sua autonomia espressiva, sia ai grandi eventi di respiro nazionale ed internazionale.
E’ fondamentale una progettualità che leghi turismo di qualità, eventi culturali ed artistici di alto livello ed offerta completa di forme di ospitalità. Perché la cultura fino ad oggi non ha aiutato un’espansione del turismo nella nostra città. Per esempio è necessario che la figura di Federico II diventi l’elemento fondante di un progetto che lo veda come protagonista assoluto, attraverso la creazione di un importante inedito polo a lui dedicato in cui coesistano tutte le potenzialità archivistiche, bibliografiche, museali, anche con nuove forme virtuali. Intendiamo poi valorizzare il grande patrimonio della città, anche con riferimento a tutti quei contenitori pregiati che nel centro storico non sono oggi adeguatamente valorizzati e che al contrario rappresenterebbero sedi ideali per “fare cultura” In quest’ottica vogliamo procedere al recupero graduale delle importanti strutture storico-artistiche attualmente non visitabili come la cisterna romana di Palazzo Mestica in piazza Federico II, la rocca medievale di Baccio Pontelli negli scantinati del Comune, l’abbazia di san Savino al Campo Boario, la casa romana con i pavimenti a mosaico in piazza Colocci, la Chiesa di San Agostino, Palazzo Colocci, ecc.
Anche la Fondazione Pergolesi-Spontini dovrà essere messa in condizione di far diventare il teatro Pergolesi il terzo polo lirico regionale valorizzando al meglio l’opera dei due grandi musicisti, mentre andrà ripristinata e valorizzata anche la manifestazione “Jesi estate” che attraverso una proposta culturale di qualità, mirata e variegata, che coinvolga l’amministrazione, le associazioni e il territorio, permetta a tutti i cittadini di godere appieno del periodo estivo, favorendo anche i giovani a rimanere in città piuttosto che a spostarsi verso la costa.

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