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Chiaravalle: la BAT da proprietaria a cliente della Manifattura Tabacchi
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Questo uno dei pochi dati certi usciti dal coordinamento nazionale di ieri mattina alla sede Confindustria di Trento. Due ore di colloqui tra la British American Tabacco e i sindacati per svelare il piano industriale. Una mezza “fumata” nera con le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil che non hanno accettato la proposta ma per il momento a Chiaravalle si tira un sospiro di sollievo. |
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di Marco Catalani
marco@viverejesi.it
Per lo stabilimento marchigiano sono previsti 2.100.000 chili di produzione, dei quali 1,2 milioni garantiti dal cliente Bat. Niente slim né filtri ma resta comunque una quantità considerevole rispetto alle prime voci che parlavano di appena 800mila chili, sufficienti solo per 25 posti di lavoro.marco@viverejesi.it
La riunione si è svolta a porte chiuse. In strada i lavoratori, compresa una delegazione di Chiaravalle.
“Nei prossimi giorni – afferma l’AN di Bat Francesco Valli – ci renderemo disponibili all’apertura di tavoli con tutti i soggetti coinvolti, al fine di garantire come in passato la massima concertazione e attuazione di soluzioni industriali che non comportino impatti sociali per il territorio”.
Confermata la riduzione del personale: nessuna cifra ufficiale ma si parla di ammortizzatori sociali per 49 unità su 119: mobilità integrata direttamente dall’azienda per i prossimi al pensionamento e assorbimento nel pubblico impiego per gli altri. A breve assemblea tra Cgil, Cisl e Uil e lavoratori.
La compagine sindacale, dopo la rottura per la mancata firma da parte di Cisl e Uil per un’assemblea pre-Trento, sembra aver ritrovato coesione nel respingere il piano.
La dichiarazione di intenti di Valle però lascia margini di trattativa. E così anche in Comune soffia un vento d’ottimismo frutto anche di anni di collaborazioni in campo culturale che hanno fatto inserire i vertici dell’azienda nel tessuto sociale chiaravallese.
Le uniche incertezze, restano le prospettive per il futuro. La concessione di Bat ai nuovi imprenditori durerà 5 anni. Dopodiché potrà essere incrementata ma anche non rinnovata. A deciderlo saranno gli andamenti di mercato.

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