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Ultime battute dei candidati a sindaco

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Ultime battute prima del silenzio elettorale. I cinque candidati nella corsa allo scranno più alto di piazza Risorgimento tracciano un bilancio della campagna elettorale e danno un pronostico sull’esito delle urne. Cinque candidati per una situazione frammentaria degli schieramenti tradizionali. Tre centrosinistra e due centrodestra.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it
In rigoroso ordine alfabetico abbiamo: Fabiano Belcecchi, 47 anni, sindaco uscente, appoggiato da Ulivo, Verdi, Prc, Pdci, Idv; Daniele Massaccesi, 50 anni, avvocato portato da An; Augusto Melappioni, 57 anni, ex assessore regionale Ds alla Sanità, appoggiato dalle civiche Jesi è Jesi e Jesi nel Cuore, da Re, Sdi, Udeur; Maria Celeste Pennoni, 57 anni, psicologa, candidata da Forza Italia e Udc; Vincenzo Sorana, 47 anni, avvocato, sostenuto da Laici e Socialisti.

Belcecchi definisce la campagna elettorale “in parte abbastanza spigolosa ma solo su questioni marginali, molto meno sulle prospettive. Se questi sono i problemi, il marciapiede rotto, la strada da risistemare posso dire che Jesi è una città fortunata che non ha problemi di ambiente, di servizi per gli anziani e per i giovani”.


Per Melappioni la sua entrata in scena ha segnato “un recupero della dignità politica degli jesini. Senza di noi la campagna elettorale sarebbe passata in sordina. Invece le incertezze e i dubbi che abbiamo messo nei cittadini sono un aiuto per la democrazia”.


Anche Sorana è soddisfatto: “ho visto un grande interesse per le nostre proposte” dice.


Mentre Massaccesi vede la corsa elettorale “faticosa e non molto originale, con i programmi più o meno similari. Ho scoperto che la sinistra inizia a parlare, come nel caso della sicurezza, lo stesso linguaggio della destra. Non hanno credibilità però: hanno commesso errori, non hanno avuto l’umiltà di ammetterli ed ora si candidano per risolverli”.


La Pennoni invece, nel suo sito, parla di “una sinistra litigiosa e impegnata a massacrarsi a vicenda sperando che la gente non si accorga del vero obiettivo della battaglia intestina, ossia le poltrone da mantenere o riconquistare, e una destra che si illude, o fa finta di illudersi, di affermarsi in solitaria”.


Pronostici? Belcecchi pensa di farcela al primo turno “fermo restando la novità ambigua di Melappioni che cerca di vendersi come centrosinistra”. Melappioni che dà il ballottaggio come “una grande vittoria per noi che volevamo le primarie”.
Ipotesi ballottaggio ottima anche per Massaccesi. “Senza – dice – sarebbe un disastro: vorrebbe dire l’apatia della gente che continua a premiare i simboli e non le persone. Io confido comunque nella volontà, nel coraggio di cambiare”.
Sorana infine vede nel secondo turno “un segnale per la classe politica jesina. Il nostro obiettivo è raggiungere almeno un rappresentante in consiglio e dare forza alla sinistra riformista”.
Punta infine al ballottaggio anche la Pennoni che sul suo sito ricorda che “per la prima volta nella storia di Jesi, c’è una donna candidata a sindaco. Dopo trentadue anni di malgoverno, abbiamo pensato a qualcosa di impossibile, a un miracolo, a un sogno”.

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