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Chiaravalle: gazebo, controversia tra Comune, condominio e pizzeria

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Il Comune fa retromarcia e rimette nelle mani dell’assemblea di condominio ogni decisione, l’amministratore chiede la rimozione dei tavoli dalla corte pubblica ma i titolari della pizzeria non ci stanno: il gazebo resta.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it
Non si sgonfia la querelle che vede protagonisti i residenti del condominio Montecervino di via Verdi, i titolari della pizzeria Cobà e l’amministrazione comunale chiaravallese. Argomento della contesa un gazebo di 8 metri quadrati con pedana, tavoli, sedie e ombrelloni che la pizzeria ha installato nella corte condominiale dopo il nulla osta del Comune e pagamento della tosap.

Dopo aver difeso la scelta tra le ire dei residenti che chiedevano la rimozione della pedana, ora l’amministrazione torna sui suoi passi: le parti devono accordarsi tra loro. Un’intesa che appare lontana visto la pronta missiva dell’amministratore del condominio per chiedere l’immediata liberazione dell’area.

Se non si troverà un compromesso alla pizzeria sarà restituito quanto pagato per la tosap. Un risarcimento insignificante se confrontato con l’investimento fatto per pedane e tavoli. “Il gazebo resta – replica il titolare dell’esercizio – altrimenti saremo costretti a chiudere. Non è vero che facciamo rumore: chiudiamo sempre verso le 23.30 e non facciamo feste. La sera che siamo rimasti aperti più a lungo è stato fino a mezzanotte e tre quarti un sabato”. Dunque la battaglia delle carte bollate continuerà tra privati.

“Noi – conclude l’imprenditore - abbiamo cercato fin dall’inizio un punto d’incontro con i residenti ma nei nostri confronti c’è pregiudizio. Non ci avvertono nemmeno delle assemblee di condominio alle quali avremmo diritto di partecipare”.

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