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Fabriano: un'infemriera per un villaggio in Guatemala

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Un infermiere c’è, ma manca un punto di primo soccorso, con medicinali e attrezzature mediche di base.

dal Centro Servizi Volontariato
Nel villaggio di El Bosque, distretto di Santa Rosa in Guatemala, 10.000 abitanti in condizioni di vita molto difficili, non hanno un medico e sono lontanissimi anche da qualsiasi punto di primo soccorso.

Ecco perché l’associazione di volontariato “Nino de Mais” di Fabriano - frazione San Giovanni, che dal 2003 porta lì aiuti alimentari e favorisce adozioni a distanza, lancia un nuovo e importante progetto di raccolta fondi. La sfida, ambiziosa, è realizzare nel villaggio uno stabile ad uso infermeria, con sala d’attesa, ambulatorio e magazzino per le scorte di medicinali.

“Di recente - spiega il vice presidente Sergio Lucesoli - la cooperativa Del Bosque che raccoglie e distribuisce il caffè, unica risorsa produttiva del posto, ha deliberato di donare un’area di 120 metri quadri per la costruzione dell’infermeria al servizio degli abitanti e allo scopo si sta costituendo in loco un’apposita associazione con l’aiuto dei nostri referenti. Per la realizzazione del fabbricato e la fornitura dei materiali - continua Lucesoli - servono 30.000 dollari, pari a circa 23.000 euro, perciò ci appelliamo alla generosità di tutti, privati, imprese o enti, che possano darci un contributo, anche piccolo, ma pur sempre prezioso”. Per donare: Nino de Mais onlus, Fraz. S. Giovanni 53/F, 60044 Fabriano, C.C. postale: 73022568, tel: 0732 74024 www.ninosdemais.org

L’associazione, che forse pochi conoscono, è nata nel 2003 su iniziativa del prete guatemalteco, e attuale presidente, Padre Victorio Sandoval, con l’aiuto di alcuni volontari italiani, che oggi sono circa una trentina. Nel villaggio di El Bosque assiste 150 bambini e finora ne ha fatti adottare a distanza 36, ma si è adoperata anche per fornire alle famiglie i generi alimentari necessari ad integrare la loro povera e limitata dieta. Grandi e piccoli infatti, vivono soprattutto di banane e mais (da qui il nome dell’associazione “bambini del mais”), con conseguente e grave carenza di vitamine. Oltre al sostegno alimentare, la onlus ha anche fornito quaderni, matite e altro materiale didattico avviando nel villaggio una scuola, dapprima solo elementare, ora anche media, con insegnanti del posto, evitando così a bambini e ragazzi del villaggio di dover percorrere molti km a piedi per andare a scuola nella città di Santa Cruz.

La nuova sfida di Nino de mais è appunto la raccolta fondi per l’infermeria e, successivamente, prendendo contatti con organizzazioni internazionali che operano nel settore dell’assistenza medica, riuscire a garantire anche la presenza di un dottore.

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