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Resta in carcere il 20enne tunisino che ha tentato lo stupro

1' di lettura 30/11/-0001 -
Resta in carcere M.A., il 20enne tunisino che l’altra notte ha tentato di violentare una giovane jesina all’interno della sua abitazione, situata in pieno quartiere Prato.
Ieri mattina in Ancona l’udienza di convalida è stata rinviata al 16 agosto.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it


L’arrestato portato di fronte ai giudici non è stato in grado di rilasciare alcuna testimonianza sui motivi che lo hanno spinto ad introdursi in casa della 25enne per poi attendere il suo ritorno e tentare di abusare sessualmente di lei.

Non per problemi di reticenza, quanto per questioni di lingua. Il tunisino, infatti, non spiccica una parola in italiano.
Servirà quindi l’intervento di un traduttore per proseguire con l’interrogatorio che consentirà ai giudici di convalidare o meno l’arresto.

I capi d’accusa restano al momento tentata violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale: il tunisino infatti, nel tentativo di fuggire, aveva avuto una colluttazione con i carabinieri che erano ad ogni modo riusciti a renderlo inoffensivo e ad ammanettarlo.
Il mancato stupratore resta quindi detenuto nel carcere anconetano di Monteacuto.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 14 agosto 2007 - 1024 letture

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