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La rabbia di viale Trieste appare sui muri del centro

1' di lettura 30/11/-0001 -
C’è sempre tensione nei rapporti tra Comune e residenti di viale Trieste. Qualche miglioramento c’è stato ma i dubbi sul disegno definitivo del progetto restano e sfociano in una scritta che ieri mattina è apparsa nel loggiato a fianco alla sede municipale. Poche ma eloquenti parole che sottolineano le distanze: quello che per il Comune è “riqualificazione”, per qualche ignoto e notturno writer è “scempio”.

di Marco Catalani
marco@viverejesi.it


L’Amministrazione comunale ha cercato negli ultimi tempi di andare incontro ai cittadini in piena protesta: intanto è stata rimpicciolita la rotatoria di quel tanto che basta per salvare due tigli che altrimenti sarebbero stati abbattuti. Poi si è provveduto ieri mattina alla potatura degli alberi che, con le loro chiome, coprivano le luci dell’illuminazione pubblica. Un taglio verso l’alto che libera più luce sulla zona.

E’ qualcosa. Che però non basta. I residenti lamentano infatti il mancato incontro con il sindaco Fabiano Belcecchi, promesso prima della campagna elettorale e mai avvenuto. Nel mirino delle accuse finisce anche il presidente della Circoscrizione Roberto Vecci che non è riuscito fin qui ad organizzare il meeting tra le parti.

Secondo i residenti “il progetto sarebbe tutto da rivedere” ma per il momento le posizioni, tra i cittadini si dividono tra intransigenti e moderati. Tra chi del progetto non vuole sapere nulla e medita di trasferirsi altrove e quanti vedono aperture e cercano di “correggere” quanto più possibile il progetto.


Le scritte nel Loggiato Comunale. Legge Paolo Congolani.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 agosto 2007 - 1099 letture

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