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Nel Comune di Jesi un’auto ogni 1,5 abitanti

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Sulle strade del comprensorio “sfrecciano” più di 52.000 automobili. Poca attenzione alla manutenzione dei veicoli

da Confartigianato
All’auto proprio non si rinuncia. Lo sanno bene gli jesini. Secondo uno studio di Confartigianato basato su dati Aci, nel comune di Jesi il parco veicolare è composto da 34.225 veicoli, la maggior parte autovetture ben 25.933 in pratica 1 macchina ogni 1,5 abitanti. Ma anche gli altri comuni del comprensorio si “ difendono bene”. Sulle strade dei castelli viaggiano più di 52.000 automobili e se consideriamo anche i motocicli, gli autocarri, i mezzi pesanti, gli autobus arriviamo ad un parco veicoli che sfiora i 70.000 mezzi.

Va rivisto, dichiara Fabio Marcatili responsabile sindacale della Confartigianato di Jesi, il concetto dell’uso dell’automobile, incentivato il mezzo pubblico e prevedere piste ciclabili. Il traffico caotico delle ore di punta rimane uno dei nodi principali da sciogliere. La sicurezza sulle strade poi, è bene ricordarlo, inizia da una buona manutenzione del veicolo. Può sembrare banale, ma è confermato da Confartigianato che ha stilato una classifica delle cause di incidenti stradali connessi alla scarsa manutenzione dell’auto. Al primo posto, con un’incidenza del 34,5%, c’è l’usura degli pneumatici, seguita dal cattivo funzionamento dei freni (32,1%), dalla rottura dello sterzo (14,9%), dal distacco delle ruote (6,3%), dai difetti di fari e luci di posizione (4%).

Gli automobilisti sono poco attenti alla manutenzione e all’impatto ambientale della propria automobile. I controlli effettuati sulle auto da Confartigianato nel corso della campagna per la sicurezza stradale, ricorda Fabio Marcatili responsabile sindacale della Confartigianato di Jesi, hanno dato esito deludente per quanto riguarda lo stato dei componenti delle vetture legati alla sicurezza stradale.

Preoccupa soprattutto la scarsa efficienza degli impianti frenanti anche nelle auto più recenti. Infatti è risultato perfettamente efficiente il 73,7% delle auto con un’anzianità da 0 a 2 anni, mentre questo valore scende addirittura al 27,5% per le vetture con un’anzianità di 11 anni e oltre. Non va meglio per gli ammortizzatori che sono risultati efficienti soltanto per il 54,5% delle auto nuove. La situazione è critica anche per quanto riguarda gli pneumatici: il 12% delle auto controllate circola con almeno uno pneumatico completamente usurato e il 13,7% viaggia con almeno uno pneumatico con pressione bassa. Ciò significa rischi di sicurezza ma anche un maggiore consumo di carburante e, quindi, un costo aggiuntivo. Manutenzione approssimativa anche per quanto riguarda le spazzole tergicristallo (il 40,1% delle auto controllate ne deve sostituire almeno una), per i fari (il 7,8% delle auto circola con almeno un faro non funzionante), per le luci di posizione (il 5,2% delle auto circola con almeno una luce di posizione non funzionante).

Confartigianato invita i cittadini ad una costante manutenzione per la perfetta efficienza dei mezzi e per salvaguardare l’ambiente. Secondo una elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec, risulta che, nella ripartizione delle fonti di inquinanti, il 29% delle emissioni di polveri sottili (il cosiddetto PM 10) è provocato dal trasporto stradale. La seconda fonte di emissioni sono l’industria e le centrali termiche con il 25%, seguono il trasporto marittimo aereo e ferroviario con il 15%, gli impianti residenziali, commerciali ed istituzionali con l’11% e, a pari merito, processi produttivi e processi di combustione naturale con il 10%. “Questi dati - sottolinea Confartigianato Autoriparazione– dimostrano che migliorare lo stato di manutenzione degli autoveicoli è molto importante per la qualità dell’ambiente.


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