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Marasca: la casta dei consulenti a Jesi gode di ottima salute

municipio jesi 2' di lettura 18/01/2009 - A Jesi da oggi anche gli orari degli uffici comunali li decidono i consulenti (10.000 euro circa). E’ questa l’ultima provocazione della Giunta nei confronti dei cittadini che si trovano oggi di fronte ad una crisi economica mai vista prima.

Nel Comune di Jesi oramai esiste una macchina speculare fatta di professionisti che vengono pagati per le stesse funzioni dei nostri dirigenti e dipendenti comunali. Dipendenti Comunali che potrebbero benissimo, come hanno fatto fino a pochi anni fa, gestire la cosa pubblica a minor costo per le tasche dei cittadini e, a volte, farlo anche in maniera più efficiente. Ma la politica oggi non vuole più assumersi le proprie responsabilità, delega tutto a qualche costoso professionista, prelevando denaro prezioso dalle casse pubbliche e astenendosi dal dare linee politiche o strategie di ampio respiro.


Dopo il piano di consulenze da 750.000 euro approvato dalla Giunta Comunale, dopo il rinnovo del City Manager per 140.000 euro, dopo l’assunzione di collaboratori di alta specializzazione equiparati a dipendenti a contratto a tempo determinato dall’ammontare di altri migliaia di euro, oggi paghiamo quasi due miliardi di vecchie lire in spese per incarichi esterni, ovvero quasi 35 euro ad elettore annuali. Se a queste sommiamo le spese legali evitabili per condanne in cause perse contro i propri dipendenti (Vigili Urbani, Malatesta,Romagnoli) per l’ammontare di più di 100.000 euro; cause nelle quali il Comune guidato dal Sindacalista Belcecchi non si è presentato nemmeno al tentativo di conciliazione; se aggiungiamo i convegni sui piani strategici dove gli ospiti sono lautamente rimborsati e altre spese per consigli di amministrazione di enti inutili, ma utili per alimentare i giri della politica; possiamo affermare che Jesi è una città che spende sopra le proprie possibilità con fare preoccupatamente sprecone, lasciando i quartieri popolari all’incuria e senza l’adeguata manutenzione.


In più il piano della sicurezza chiesto con forza dal consiglio comunale stenta a decollare, in quanto alcuni quartieri, basti fare l’esempio del campo boario, stanno diventando sempre più dimora di loschi figuri. Per ciò il Movimento Democratico non accetta tale comportamento da parte dell’Amministrazione Comunale di Jesi, che sperpera denaro utile per i cittadini non facendo partire invece i progetti necessari. Faremo il possibile per eliminare tali spese dal bilancio 2009 e per ridare a Jesi una parte di quei fondi che merita, in quanto crediamo che sia un dovere dei partiti di centrosinistra spendere i soldi pubblici con parsimonia e attenzione.


da Matteo Marasca
capogruppo Movimento Democratico




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-01-2009 alle 01:01 sul giornale del 19 gennaio 2009 - 1280 letture

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