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Al via l\'iniziativa \'Riusa la carta...immagina come\'

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riusa la carta immagina come
L’iniziativa “Riusa la carta… immagina come”, ideata dal Consorzio CIR33 nell’ambito del progetto europeo della Riduzione dei Rifiuti, promosso da Federambiente e coordinato dall’ACR+, Associazione delle Città e Regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse, è giunto a conclusione.

Il CIR33 ha proposto alle Amministrazioni comunali consorziate di recuperare, durante l’arco di una settimana, tutta la carta utilizzata all’interno degli uffici comunali ma ancora sfruttabile (ritagli compresi) e di ridistribuire il materiale raccolto presso centri per disabili o strutture educative del territorio. L’obiettivo del progetto era, da un lato, quello di diffondere la corretta pratica del completo utilizzo del foglio di carta e, dall’altro, quello di omaggiare di carta, utile per il disegno e la produzione di lavori artigianali, le strutture coinvolte.



Attraverso lo sviluppo del progetto, si sono ottenuti la netta riduzione del rifiuto cartaceo prodotto, in quanto la carta utilizzata dagli uffici comunali ha avuto un ciclo di vita ben più lungo, ed il risparmio dell’utilizzo di carta nuova da parte dei centri educativi coinvolti. Per gli ottimi lavori artigianali in carta pesta realizzati con la carta di recupero raccolta, sono stati premiati oggi dal CIR33, alla presenza di Gilberto Maiolatesi, Assessore all’Ambiente del Comune di Jesi, il Centro Socio Educativo Riabilitativo comunale “De Coccio” e il laboratorio “Le regalerie”.



“I due centri, ospitanti ragazzi e ragazze disabili adulti si sono specializzati, negli anni, nella produzione di oggetti artistici in creta, ma grazie alla proposta del Consorzio” spiega Claudia Cerioni, coordinatrice del centro “De Coccio”, “i ragazzi hanno potuto sviluppare nuove capacità manuali e creative, apprendendo la tecnica della elaborazione della carta pesta”. Per la produzione di manufatti possono, insomma, essere utilizzate materie prime come la creta, ma anche le cosiddette materie prime seconde, come la carta ottenuta dal recupero di fogli, i quali vedrebbere, altrimenti, l’esaurirsi della propria funzione. La voglia creativa dei ragazzi dei Centri educativi non si esaurisce qui: essi hanno, infatti, manifestato con entusiasmo la volontà di realizzare lavori artigianali tramite il recupero di oggetti in plastica e metallo.





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da Cir33
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