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Mons. Rocconi: Gesù è la vera vite e noi siamo i tralci

mons. gerardo rocconi 4' di lettura 10/05/2009 - Il vescovo di Jesi mons.Gerardo Rocconi commenta il Vangelo della domenica.


Dal Vangelo secondo Giovanni. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: \"Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli\". Parola del Signore.


Gesù è la vera Vite... Tante sono le immagini che Gesù ha usato per parlare di sè. Ha detto:Io sono la luce del mondo, Io sono il Buon Pastore, io sono il Pane di Vita, Io sono l’Acqua Viva.... Oggi ne incontriamo un’altra. Gesù dice: Io sono la Vera Vite. Nel Vecchio Testamento il popolo di Dio era paragonato ad una vite che Dio aveva piantato e curato, ma i frutti non c’erano stati. Anzi, l’infedeltà era stata grande. Ma da questa \"vigna selvatica\" nasce una Vite che dà buon frutto. Gesù è la vera vite, perché Lui e solo Lui, è stato fedele al Padre. Fedele fino a dare la vita, obbediente per conquistare i fratelli, generoso fino a morire per espiare l’iniquità di tutti.


e noi siamo i tralci.... Su questa vite crescono tralci. E a questo punto Gesù spiega chi siamo noi: Io sono la vite voi i tralci... Questa è la nostra dignità! Persone che hanno la vita di Gesù; persone chiamate a questa profonda vicinanza con Gesù. Ci è offerta la più grande ricchezza, anzi l’unica: essere una cosa sola con Gesù. Della sua vigna Dio continua ad avere cura. Gesù esprime questo dicendo che quei tralci inseriti nella vite vengono puliti. Cosa vuol dire? Vuol dire che Dio opera una purificazione, ci vuol condurre alla santità. E questo lo fa donandoci la sua grazia, il suo Spirito, la sua forza, le ispirazioni a vivere bene. Lo fa anche permettendo esperienze purificatrici, a volte dolorose. E in questo bisogna solo abbandonarsi fino al punto di dire: Per tutto quello che tu permetti per il mio bene, anche se difficile, io ti ringrazio, Signore Dio!


Per portare frutto abbondante Solo così, con questa fiduciosa obbedienza, si può portare frutto. Sappiamo già quali sono i frutti che il Signore si aspetta: la carità, l’unione con lui nella preghiera, la fede, il fare il bene... insomma il Signore attende che pratichiamo quel comandamento fondamentale: Ama il Signore con tutto il cuore, ama il prossimo come te stesso.


Il frutto è abbondante se si rimanere uniti a Gesù Per dare frutto il tralcio deve rimanere unito alla vite. Ci deve essere, cioè, la volontà di rimanere uniti a Gesù. Solo chi rimane in Gesù porta frutto. Conosciamo i mezzi che Gesù ci ha donato per rimanere uniti a Lui: l’Eucaristia, la preghiera, i sacramento della Confessione, l’ascolto della sua Parola. Ma aggiunge Gesù: “Se rimanete uniti a me chiedete quel che volete. Ogni cosa vi sarà concessa.” Possibile che tutto ci viene concesso? Certo!


Certezza di essere ascoltati dal Signore Infatti chi è unito al Signore chiede con intelligenza, chiede con il cuore di Dio, intuisce i disegni di Dio e quindi chiede sempre bene, chiede il meglio che Dio desidera donarci. E allora guardiamo i veri problemi e chiediamo, preghiamo, senza stancarci. Guardiamole le difficoltà che sono in noi e attorno a noi: i nostri frutti sono scarsi; il mondo cammina male, in mezzo a cattiverie e ingiustizie; i nostri giovani si allontanano dalla fede; le famiglie hanno mille difficoltà: chiediamo con fiducia, non stanchiamoci mai di supplicare perché il Signore, che ha il cuore più grande di ogni padre e di ogni madre, manifesti la sua premura e la sua misericordia. A tutti l\'augurio di vivere in pienezza di gioia l\'amore di Gesù.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-05-2009 alle 15:43 sul giornale del 11 maggio 2009 - 1821 letture

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