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\'Le Tre Facce della Medaglia\', debutto letterario di Lara Balercia

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Sorprendente quando gli studenti dimenticano di essere tali e lasciano che la loro fantasia prenda corpo, assorba l’anima e si trasformi in inchiostro pronto a traghettare storie nate chissà dove.
Sorprendente è anche il libro “Le Tre Facce della Medaglia”, debutto letterario di una studentessa universitaria di Chiaravalle, Lara Balercia. Ventitre anni e una penna fluida, morbida, scorrevole. Il suo primo libro non ha casa editrice, Lara non l’ha ancora trovata. Almeno per il momento. Ma lo ha dato alle stampe lo stesso, perché gli scrittori non si fermano neanche con la censura, figuriamoci se sono orfani di un editore.

Il volumetto (125 pagine) è essenziale anche nella veste grafica: copertina nera a caratteri bianchi. Un rimando di contrasti cromatici che poi prende sembianze man mano che si va avanti nella lettura. Una penna giovane che sa il fatto suo. L’inizio è già una dichiarazione di guerra per chi ha orecchi per intendere. “Nessuno può mostrare troppo a lungo una faccia a se stesso e un’altra alla gente senza finire col non sapere più quale sia quella vera”. Citazione di Nathaniel Hawtorne, che accompagna un verso del Vangelo di Giovanni, “la verità vi renderà liberi”. Accostamenti ancora una volta voluti. E che danno il la alla narrazione.

Altra curiosità de “Le Tre Facce della Medaglia”. Il libro è nato in pochi mesi, voleva uscire dalla testa di Lara e prendere forma subito, in un’ambientazione indefinita. Ma alcuni dei luoghi descritti sono facilmente riconoscibili, come la vela del cimitero di Jesi, firma indiscutibile del suo progettista, che troviamo nelle ultime pagine. Il finale ha una morale: “la verità vi renderà liberi”, torniamo al Vangelo.

Inizialmente era quella candidata per il titolo del libro - ci spiega Lara Balercia - ma poi l’ho sostituita con una meno impegnativa, ma ugualmente complessa da decifrare, se pensiamo che Medaglia è il cognome di uno dei personaggi... Inoltre, il periodo di apertura e quello conclusivo coincidono, perché il finale altro non è che l’inizio della narrazione scritta dal protagonista…”. Un cerchio che si chiude.

Un volume sicuramente interessante, capace di svelare particolari ambizioni e aspetti inconsci dell’uomo, in un continuo mettersi a confronto con le varie maschere di se stesso. Il libro di Lara Balercia è disponibile in copia omaggio presso la libreria Cattolica di Jesi.

Le Marche sono terra di scrittori, di poeti e di artisti. Noi di VivereJesi ne siamo sicuri e invitiamo poeti, saggisti, scrittori, romanzieri e favolisti anche gli acrobati letterari del dialetto a contattarci per sottoporci le loro opere (mail: tafre@libero.it).


di Talita Frezzi
redazione@viverejesi.it





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