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Cna: turismo, agosto scaccia crisi ma i nodi restano

CNA 6' di lettura 21/09/2009 - Eco l\'indagine svolta dalla CNA commercio e turismo della prov. di Ancona su un campione di 100 operatori tra strutture ricettive e ristoranti distribuiti in maniera omogenea nel territorio provinciale.

Gli operatori ubicati nelle stazioni balneari della provincia fanno il pieno ad agosto e compensano in buona parte i mesi meno gratificanti. Bene i siti di forte richiamo della provincia come Loreto e le grotte di Frasassi. Ad Ancona città si mantengono i dati del 2008 tra un “mare” di polemiche. Nell’entroterra, dalla vallesina al fabrianese, nonostante gli imprenditori lamentino un calendario di eventi insoddisfacente, si riscontra una buona presenza di stranieri, il cui picco tuttavia sembra riversarsi nella vallata del Misa.

1). Esito dell’indagine disaggregata per aree della provincia (dato medio provinciale stabile rispetto al 2008, con una buona presenza degli stranieri): Area jesina: moderatamente positivi anche se il campione interpellato ha evidenziato un buon afflusso di turisti stranieri olandesi e belgi. Area senigalliese: pienone nel mese di agosto, mentre luglio si è registrato mediamente un calo del 10% e giugno e settembre sono due mesi che non si riescono a capitalizzare al meglio, nonostante vi siano ancora buoni margini di sfruttamento della stagione aiutati dalle condizioni meteo. La breve stagionalità condiziona la gestione delle strutture che sono costrette a concentrare il lavoro in due o tre mesi, ben supportati da eventi e per il resto dell’anno si muove ben poco. Area fabrianese: stabile, ma alcune attività lamentano un dato insoddisfacente e talvolta un calo rispetto al 2008, frutto della crisi. In quest’area sono tutti concordi sul fatto che si vedono pochi turisti stranieri e il movimento in genere è ancora piuttosto scarso. Nel versante dell’entroterra Arceviese che guarda verso il mare le strutture ricettive si dichiarano ben più soddisfatte della presenza turistica ed il campione si spinge nel sostenere incrementi anche a due cifre. Stesso discorso vale anche per il turismo legato alle grotte di Frasassi, una delle mete di più ampio richiamo per il territorio, che segna un generale incremento e un atteggiamento di relativo appagamento da parte degli operatori locali. Area anconetana: Nell’area cittadina il turismo stenta a decollare, con una sostanziale tenuta nei numeri, ma con tanti problemi che restano al palo. Per quanto riguarda il versante marino a sud del Conero gli albergatori e ristoratori si dichiarano soddisfatti, fatta eccezione per il mese di giugno e confermano una buona presenza di turisti. Tanti turisti provenienti dall’Austria e dal Belgio anche Osimo, Castelfidardo e Camerano, mentre a Loreto la scorsa stagione estiva si mantiene per lo più stabile, ma il flusso turistico religioso ha una sua connotazione che generalmente esula dalla stagionalità e si spalma in maniera piuttosto omogenea durante l’anno.

L’organico aziendale si è generalmente mantenuto stabile anche durante il maggior flusso estivo per circa il 70% delle attività intervistate, segno che l’incertezza degli eventi ha prodotto una rigida valutazione delle spese ed una rinnovata prudenza nelle scelte, mentre il 30% è ricorso ad un incremento di alcune unità a contratto per far fronte alla contingenza. Appena il 20% di loro ha dichiarato di aver sostenuto spese per ammodernamento dei locali, realizzazione piscina e implementazione nuovi sevizi, potenziamento della ricettività con nuove camere, mentre la fetta più grossa, l’80%, ritiene soddisfacente la propria struttura e non intende intervenire in alcun modo negli anni a venire. Per il 60% inoltre il flusso turistiche nel proprio territorio è stato generalmente buono e confortante, in particolar modo si considerano soddisfatti gli operatori del senigalliese e del suo entroterra, dell’area a sud di Ancona compreso Loreto, gli operatori che gravitano attorno alle grotte di Frasassi, mentre sostengono che sarebbe necessario una spinta maggiore e un atteggiamento più convinto e fiducioso nell’ambito della promozione del territorio sia nella vallesina e che nel fabrianese.

Criticità evidenziate e che andrebbero rimosse: Quelle rimarcate in ordine di importanza sono: 1) migliorare l’attività promozionale regionale verificando puntualmente l’efficacia degli strumenti adottati; 2) migliorare l’organizzazione degli uffici di accoglienza del turista nelle città e rendere effettivamente fruibili i siti da visitare, individuando percorsi integrati e ben articolati; 3) dedicare più spazio alle imprese nella programmazione turistica; 4) stimolare l’appetibilità del territorio con iniziative; 5) stabilire maggiori agevolazioni per che investe; 5) potenziare gli snodi infrastrutturali (porto e aeroporto) e della viabilità provinciale soprattutto nell’entroterra. Nel litorale è necessario inoltre lavorare per rendere più fruibile l’area a ridosso del mare, intervenendo sulla dotazione dei servizi, sui trasporti, sull’assistenza ai bagnanti; 6) rimuovere la burocrazia ed evitare la frantumazione di risorse e progetti, rafforzando l’impronta di una cabina di regia forte e rappresentativa, capace di fare sintesi e rilanciare il settore. Per quanto concerne il tavolo di lavoro provinciale attivato per indirizzare e programmare l’attività di valorizzazione ed animazione turistico-ricettiva del ns. territorio, ente denominato sistema turistico locale della “Marca Anconetana”, appena il 20% di loro si dichiarano consapevoli del tipo di organismo e delle funzioni ad esso delegate, mentre per la maggior parte di loro rappresenta una sigla vuota di cui hanno sentito solo parlare.

Rivolgendosi invece alle amministrazioni comunali naturalmente le proposte variano da zona a zona. Pertanto nell’area balneare di Senigallia alcuni operatori avvertono la necessità di costruire un’articolazione di eventi e di percorsi che possano guidare il turista alla scoperta di tutte le risorse del territorio dalla spiaggia al centro storico, includendo il ricco patrimonio culturale ed architettonico della città. Ad Ancona permangono difficoltà di relazione con l’amministrazione comunale per questioni irrisolte e temi ancora caldi e fortemente impattanti sull’efficace capitalizzazione degli arrivi in città sia via mare che dall’interno. Nella città di Jesi e nell’area della Vallesina si soffre la mancanza di visibilità, unitamente alla carenza di eventi e manifestazioni che potrebbero certamente incrementare il flusso di turisti, piuttosto carente d’estate. Nel fabrianese tra le concause dello scarso afflusso dei visitatori e della difficoltà di passare da un turismo cosiddetto d’affari ad un turismo autentico di viaggiatori riemerge la carenza infrastrutturale, ma anche la penuria di eventi estivi, che non agevolano le permanenze sul territorio. Rivitalizzare il lungomare nelle ore serali, prevedendo una idonea dotazione di parcheggi e soprattutto concordare già a partire dal mese di novembre iniziative di promozione turistica, sono infine le richieste degli operatori della riviera del Conero.

   

da CNA




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-09-2009 alle 07:54 sul giornale del 21 settembre 2009 - 1419 letture

In questo articolo si parla di attualità, cna





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