Cis, Sogenus, ET: la sinistra della Vallesina chiude la querelle

2' di lettura 06/12/2009 - I partiti del Coordinamento della Sinistra in Vallesina (PRC, PdCI e Sinistra e Libertà) non hanno alcuna difficoltà a rinunciare a propri rappresentanti nei Consigli di amministrazione delle Società partecipate dai Comuni della Vallesina, erogatrici di importanti servizi ai cittadini ed alle imprese, quali sono CIS, Sogenus ed ET.

Il PD assegni pure, a propri rappresentanti fidati, tutti i posti a disposizione, ma si assuma anche la responsabilità del deterioramento forte dei rapporti politici con gli alleati in questo territorio. Un deterioramento di cui non sentiamo alcun bisogno e che contraddice le volontà dichiarate dal nuovo Segretario nazionale, che ci sono parse di segno totalmente opposto.

Al PD della Vallesina abbiamo contestato la pretesa di un progetto egemonico. Infatti, il PD ha chiesto, ottenuto e poi eletto, nel giugno scorso, tutti i candidati-sindaco delle liste di Centrosinistra (ottenendo così, da solo, la maggioranza nell’assemblea del CIS), ed ora pretende anche tutte le Presidenze delle Società intercomunali che davvero contano. Questa mira egemonica, irricevibile in generale, lo è in particolare alla Sogenus SpA, dove il PD ha dalla sua anche il Direttore che, in quanto ex sindaco, ex presidente Cis ed ex Presidente Sogenus, non è presentabile come tecnico “estraneo alla politica”.

Invece di comprendere le nostre semplici e fondate ragioni, il PD ci rimprovera di averle rese di pubblico dominio e ci accusa, addirittura, di essere… “cacciatori di poltrone”! Siamo seri. A Sinistra e Libertà, PdCI e PRC della Vallesina non resta che prendere atto della situazione e dimostrare di essere talmente “cacciatori di poltrone” da lasciarle tutte – nessuna esclusa - alle donne ed agli uomini del Partito Democratico, che però dovrà far fronte, da oggi in poi, alle sue responsabilità per un peggioramento di rapporti con la Sinistra in Vallesina.