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Sabato \'le paure\' di Stefano Benni per la rassegna Malati di Niente

il direttore del Dsm Asur5 di Jesi dottor Massimo Mari 3' di lettura 18/03/2010 - “Le paure nell’arte e nella letteratura”. E’ questo il titolo del seminario in programma sabato mattina alle 9,30 a Palazzo della Signoria che avrà come protagonista lo scrittore Stefano Benni. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Jesi, rientra nel decennale della rassegna “Malati di Niente” promossa dal Dipartimento di Salute Mentale della Asur 5.

In ciò che ci spaventa c’è sempre qualcosa di strettamente connesso con il nostro desiderio”. La teoria del direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asur 5 di Jesi dottor Massimo Mari si traduce nella locandina del seminario “Le paure nell’arte e nella letteratura”: Cappuccetto Rosso e il lupo. Un invito anche visivo a guardare oltre, oltre le paure e oltre la diffidenza, oltre lo stigma della malattia mentale. Proprio questo è l’obiettivo della rassegna “Malati di niente”, promossa dal Dipartimento di salute mentale, dalla Asur 5, dal Comune di Jesi e dalla Cooss Marche con il patrocinio della Regione Marche. Un percorso dentro la malattia mentale, che compie quest’anno i suoi dieci anni di attività. Ne parleranno il direttore del Dsm Massimo Mari, il sindaco Fabiano Belcecchi e l’assessore alle politiche sociali Bruna Aguzzi nel corso del seminario di Stefano Benni, “Le paure nell’arte e nella letteratura”, in programma per sabato dalle ore 9,30 alle 13 a Palazzo della Signoria.


“Siamo in un periodo storico in cui è difficile parlare di malattia mentale - spiega il direttore della comunità Soteria Gilberto Maiolatesi - molto si è fatto, ma ancora tanto c’è da fare. La paura sociale sta mettendo in grave difficoltà la realizzazione della rassegna, che ha come obiettivi valorizzare la diversità e l’intervento sociale sul territorio; attivare un lavoro di rete con l’associazionismo sociale e culturale, le istituzioni, le strutture del servizio psichiatrico, il volontariato e il mondo della cooperazione; promuovere una riflessione e una battaglia con lo stigma, il pregiudizio e il tentativo di revisionare la Legge 180 con la riproposizione di una logica di segregazione manicomiale”.

Dato significativo emerso nel corso delle nove edizioni della rassegna è la crescente partecipazione delle scuole superiori del territorio (Itas Galilei, Liceo socio-psico-pedagogico Vittorio Emanuele II, Istituto d’arte Mannucci). “Abbiamo approvato un’ulteriore progettualità del sollievo come Comitato dei Sindaci - spiega l’assessore Bruna Aguzzi - dando ancora spazio e valore alla presenza dell’associazionismo e chiedendo la partecipazione di quei soggetti che vogliono occuparsi della salute e del benessere del malato mentale seguendo l’asse strategico dell’assessorato, del Dipartimento di salute mentale e la comunità: ci orienteremo nel potenziamento delle borse lavoro e dei tirocini. Anche se si tratta di un lavoro particolare in cui i soggetti saranno affiancati da tutor, costituirà un riconoscimento parziale dell’autonomia di ciascuno, dell’utilità sociale”.


Il dottor Mari, nel riconoscere il ruolo chiave di un personaggio come Stefano Benni, giornalista, poeta, scrittore, intellettuale e persona di estrema sensibilità, spiega che sta lavorando a una rete di seminari sul tema della paura, che si svilupperà da Benni in poi, nel corso del prossimo biennio e per cui si cercherà la partecipazione di grandi personaggi come Umberto Curi, Enzo Spaltro, David Riondino e Antonio Albanese.








Questo è un articolo pubblicato il 18-03-2010 alle 23:18 sul giornale del 19 marzo 2010 - 4740 letture

In questo articolo si parla di cronaca, Talita Frezzi