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comunicato stampa
Università, si stipulano nuove convenzioni

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da Fondazione Colocci
www.fondazionecolocci.it

Scuola

Nuova sfida messa a segno dal mondo accademico nostrano. L’Università ha infatti firmato una convenzione, patrocinata dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, con gli Ordini Provinciali di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, grazie alla quale si aprono nuove collaborazioni con i professionisti del settore.

Dopo gli accordi stipulati con la Guardia di Finanza e il Corpo Forestale, l’intesa con i Consulenti del Lavoro, che proprio a Jesi vede la presenza di un corso di laurea ad hoc per il settore, rappresenta un ulteriore passo in avanti dell’Università jesina verso il mondo professionale con il quale si viene a rafforzare un sistema di reciproco scambio per l’organizzazione di tirocini, corsi di formazione o di aggiornamento, studi o ricerche su specifica committenza, contributi e interventi a contenuto tecnico che integrano i percorsi formativi con l’esperienza pratica.

L’obiettivo? Promuovere la formazione della figura professionale del Consulente del Lavoro e consentire agli studenti iscritti di svolgere attività di praticantato certificata dal Consiglio Provinciale dell’Ordine. “La convenzione con l'Ordine dei Consulenti del Lavoro – sottolinea infatti Giorgio Galeazzi (Presidente della Classe di Lauree in Scienze dei Servizi Giuridici, presente a Jesi) - nasce con l'intenzione di raggiungere tre obiettivi: elevare il livello qualitativo della formazione per l’accesso alla professione attraverso una razionalizzazione di tempi e metodologie; correlare il percorso formativo favorendo l’acquisizione delle conoscenze tecniche e comportamentali che consentano un più immediato e diretto accesso al mondo del lavoro ed un più adeguato svolgimento dell’attività professionale; creare un migliore collegamento tra il contesto universitario e quello lavorativo attraverso un dialogo più intenso e costante”.

Siamo estremamente lieti di questo ulteriore obiettivo raggiunto dall’Università jesina – si accoda il Presidente della Fondazione Colocci Gabriele Fava - Per sottolineare la nostra soddisfazione abbiamo messo in piedi questo importante appuntamento accademico che informerà studenti e cittadini sulle attuali problematiche del mercato dalla viva e autorevole voce delle maggiori cariche politiche, industriali e sindacali del settore”. “La convenzione siglata – evidenzia Roberto Di Iulio (Presidente del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Ancona) - è la cornice di un quadro che verrà riempito di contenuti in sempre più stretta collaborazione tra il nostro ordine professione ed il mondo accademico. È pertanto solo il primo passo nella direzione auspicata dal Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro. Il rapporto con l'università è indispensabile per la crescita stessa della categoria”.

A celebrare l’intesa tra mondo accademico e consulenti ci penserà infatti “Oltre la crisi: politiche regionali per il lavoro”, una tavola rotonda che domani (mercoledì 1 dicembre) alle ore 15 riunirà nella sala convegni dell’ateneo jesino i maggiori esperti di discipline del lavoro. Al convegno parteciperanno infatti il Prof. Alberto Febbrajo (Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Macerata), Giorgio Galeazzi (Presidente dei Corsi di Laurea jesini), Roberto di Iulio (Presidente del Consiglio Provinciale ordine Consulenti del Lavoro Ancona). Interverranno inoltre: Marco Lucchetti (Assessore al Lavoro Regione Marche), Pasqualino Montanaro (Banca d’Italia, sede di Ancona), Antonio Antonellis (Direttore Inps Regione Marche), Stefano Mastrovincenzo (Segretario regionale Cisl), Paolo Ferretti (Consulente del Lavoro).

Moderatore del dibattito: Guido Canavesi (Università degli Studi di Macerata). Tutto questo mentre si conferma l’ottimo trend degli iscritti. “Stiamo superando il numero di matricole registrate in questo stesso periodo l’anno scorso – informa al riguardo Fava - quando abbiamo messo a segno un’eccellente annata di iscrizioni. Senza contare che le pratiche di immatricolazione si chiudono definitivamente solo a gennaio e quindi c’è ancora tempo per battere i nostri stessi risultati. Se c’è una risposta così positiva in termini di studenti, significa che le persone credono nella nostra Università e non esiste migliore conferma della validità del lavoro che stiamo svolgendo”.





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