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Il Fondo Ambiente di Jesi diventa gruppo riconosciuto

fai 2' di lettura 16/12/2010 -

Il gruppo jesino del Fai – Fondo Ambiente Italiano – è stato ufficialmente riconosciuto dal Fai nazionale. Dopo un intenso lavoro da parte di Luca Tombari, sono state ultimate le procedure che hanno portato alla creazione del Fai – gruppo di Jesi.



Gli aderenti di Jesi e della Vallesina sono 83 che ora possono proporre iniziative e progetti rivolti alla valorizzazione dei beni della città e dei paesi vicini. La Delegazione Fai di Ancona, presieduta dall’avvocato Anna Cagnoni Pelamatti, ha accolto favorevolmente la richiesta di Jesi di diventare un gruppo all’interno della Delegazione stessa: in questo modo il Fai desidera offrire sempre più il suo contributo alla tutela e alla promozione delle tante ricchezze naturalistiche e artistiche delle nostre zone. Continua intanto l’attività del Fai jesino che quest’anno è stata molto intensa.

Il gruppo di Jesi si incontrerà, venerdì 17 dicembre alle ore 18, per effettuare una visita guidata alla Quadreria della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi: un nuovo spazio culturale fortemente voluto dalla Fondazione ed allestito al piano terra e al piano primo del Palazzo Bisaccioni e che ospita opere di arte contemporanea, antica e moderna. Quest’anno ha ottenuto un grande apprezzamento dai tanti partecipanti l’organizzazione della Giornata Fai di Primavera, a Montecarotto, con le visite guidate a Palazzo Santelli-Cesaroni, alla Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata che, per l’occasione aveva esposto pregevoli opere d’arte, al Museo della Mail Art ovvero arte per corrispondenza e al rinnovato Palazzo Comunale.

Inoltre, gli iscritti al Fai hanno potuto conoscere, insieme all’Archeoclub cittadino, le zone più antiche della città mentre a giugno hanno ammirato la nuova sezione della Pinacoteca Civica dove è allestita l’esposizione permanente di arte contemporanea. Grazie poi alla collaborazione della Fondazione Pergolesi Spontini, è stato possibile assistere, al Teatro Moriconi, alla commedia musicale settecentesca “Il Flaminio”, prodotta nell’ambito delle celebrazioni per il terzo centenario della nascita di Pergolesi. I soci hanno poi dato la loro disponibilità per l’apertura al pubblico, in orari definiti, della Chiesa di San Marco: un luogo ricco di arte e di storia e molto significativo per la città e che purtroppo non è facilmente visitabile.

"Sono tante le attività che in quest’anno abbiamo realizzato grazie a coloro che credono nelle finalità della nostra associazione che ha dimostrato di avere a cuore il patrimonio italiano – dice il responsabile del Fai di Jesi Luca Tombari – ringrazio per questo tutti coloro che hanno collaborato con noi e mi auguro che nel nuovo anno riusciremo a farci conoscere ancora di più grazie alle iniziative che proporremo".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-12-2010 alle 19:05 sul giornale del 17 dicembre 2010 - 1534 letture

In questo articolo si parla di attualità, fai, Fondo Ambiente Italiano

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