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Precari della sanità a casa, posizioni organizzative e dirigenti invece nessun taglio

uil 5' di lettura 14/02/2011 -

In un momento di gravissima difficoltà del settore socio-sanitario solo oggi ci si accorge che è giunto il momento di razionalizzare la spesa.



Dopo anni di “vacche grasse” (per i dirigenti a tempo determinato nominati ai sensi dell’art.15/septies, per le posizioni organizzative,) e’ in atto da qualche mese, un taglio indiscriminato di risorse umane (contratti a tempo determinato che ricoprono funzioni stabili e ricorrenti necessarie a garantire i LEA) finalizzato ad un contenimento dei costi immediato che si traduce nel rischio di una mancata ed adeguata assistenza ai pazienti.

Una politica molto poco attenta e molto poco lungimirante quella della Zona Territoriale n.5 di Jesi che è riuscita, in appena due anni, a creare, oltre le stabilizzazioni già portate a casa, il numero più elevato di personale precario di tutte le 13 Zone Territoriali dell’ASUR (rif: dati regionali 2010), quasi al pari della Zona Territoriale n.6 di Fabriano.

Un concorso pubblico a tempo indeterminato per Infermieri del 2008, ovviamente finanziato con i soldi dei contribuenti, svanito nel nulla.

Un solo concorso in sette anni per O.S.S. a differenza di altre Z.T. che ne hanno banditi almeno due.

In sintesi : quasi 90 infermieri a tempo determinato (il 20% del fabbisogno totale della Zona 5 di Jesi), 40 Operatori Socio Sanitari a tempo determinato (pari al 50% del fabbisogno necessario alla ZT5) oltre che un elevato contingente di personale tecnico ed amministrativo a tempo determinato che garantisce servizi essenziali nell’ambito zonale jesino.

Chi sostituirà tutto il personale cessato solo nel corso del 2010 e soprattutto come?

Dati alla mano non si può che rilevare che la Zona 5 di Jesi ha attuato una politica di fabbisogno del personale non strategica e di fatto ha perpetrato avvisi pubblici a tempo determinato quando ben poteva espletare concorsi a tempo indeterminato e fornire le Unità Operative del personale necessario alla garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza senza contravvenire alle norme di diritto del lavoro e della contrattazione nazionale. La politica dell’ex Direttore (oggi in forza a Villa Serena – sanità privata) ha fatto sì che la Direzione Generale dell’Asur abbia, prima di ogni altra cosa, tagliato dove poteva subito: sui contratti dei precari. Ma nessuno ha detto che questi precari sono una anomalia del sistema, una anomalia dovuta alla mancata analisi e programmazione dei fabbisogni che doveva invece rendere stabili questi posti di lavoro.

Corre in parallelo al problema precari il numero di operatori con prescrizioni mediche. Sindacalmente parlando anche questi operatori vanno tutelati e l’Azienda deve quindi farsi carico delle assunzioni necessarie a garantire i diritti di chi rimane nei reparti. Il problema del personale con prescrizioni è un problema urgentissimo che va analizzato profondamente e nei dettagli.

La Zona 5 di Jesi, negli ultimi anni ha saputo solamente auto celebrarsi sulla questione dell’Ospedale Modello (ma dov’è? che fine ha fatto?), senza minimamente preoccuparsi od accorgersi che il numero dei precari cresceva in maniera esponenziale pur in presenza di un’opera di massiccia stabilizzazione arrivata grazie al
pressing delle Organizzazioni Sindacali.

La Direzione Generale Asur Marche e la Regione impongono che possono essere sostituiti solamente il 70% degli operatori che cessano il servizio a qualsiasi titolo e questo calcolo viene fatto su base mensile o bimestrale. Tradotto in cifre significa che con il passare del tempo si innesca una dinamica involutiva che manderà a casa tra gli 80 ed i 90 operatori solo nella Zona 5 di Jesi. E’ ovvio che il dubbio emerge: la Direzione zonale ed i dirigenti preposti all’organizzazione del personale hanno abusato delle forme di lavoro flessibile per coprire fabbisogni stabili e ciò ha comportato un aumento smisurato del personale precario quando invece doveva essere assunto a tempo indeterminato attraverso procedure concorsuali.

E’ drammatico rilevare che se il contenimento della spesa socio-sanitaria regionale grava solamente sul personale sanitario e tecnico del comparto, ciò influirà in maniera negativa anche sulla professionalità che questo personale ha acquisito negli anni all’interno delle specifiche Unità Operative zonali garantendo a costo di enormi sacrifici personali la continuità assistenziale nell’ottica del mantenimento della qualità delle prestazioni, caratteristiche degne di un paese civile e socialmente attivo (cd. Stato sociale).

Pensare che tutto ciò andrà in gran parte perduto significa che chi gestisce la sanità e le risorse di tutti i cittadini non ha lungimiranza!

E’ da rilevare però che durante questa fase critica la Direzione della Zona 5 di Jesi non perde tempo ad assegnare e ri-assegnare posizioni organizzative, ristrutturare un ospedale in dismissione come quello di Viale della Vittoria, evitare di rivedere incarichi dirigenziali con nomina ad personam e non a concorso (cd. art.15/septies). Sembra invece impotente di fronte al destino dei precari quasi fossero un “orpello” alla struttura sanitaria e non parte integrante e sostanziale del sistema socio-sanitario; tanto impotente da non dar corso neppure all’accordo firmato dalle OO.SS. il 30/12/2010 con l’Assessore alla salute ed il Direttore Generale dell’Asur che, in attesa della definizione del piano assunzioni 2011, disponeva il rinnovo per 60 giorni dei contratti a Tempo Determinato.

Il permanere di tale situazione, oltre che mettere a rischio la qualità del Servizio erogato, legittimerà la UIL FPL a denunciare tutte le violazioni riguardanti il mancato rispetto della normativa relativa ai riposi ed alle ferie, istituti che subiscono una violazioni in termini contrattuali proprio per la carenza di personale dovuta all’assenza dei precari che vengono mandati a casa. Una delle strade percorribili è ovviamente quella delle segnalazioni all’Ispettorato del Lavoro
provinciale e regionale.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-02-2011 alle 22:07 sul giornale del 15 febbraio 2011 - 895 letture

In questo articolo si parla di attualità, uil, Zona Territoriale n. 5, precari sanità

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