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Le celebrazioni del Centro Italiano Femminile per la Giornata della Donna

mimosa 6' di lettura 05/03/2011 -

Due appuntamenti sono previsti per rendere omaggio alle donne da parte del Centro Italiano Femminile (Cif), sezione di Jesi. Il primo momento è con la celebrazione religiosa presieduta dal vescovo Gerardo Rocconi domenica 6 marzo alle ore 10,30 presso il santuario della Madonna delle Grazie.



Lunedì 14 marzo alle ore 18 presso la sala della parrocchia San Massimiliano Kolbe si terrà un incontro sul tema: “La bellezza di essere donna” con la presentazione della raccolta di racconti “Rosso Tango” da parte della scrittrice Maria Luisa Di Blasi, originaria di Castelfidardo e residente a Fabriano dove è presidente del Cif comunale.

Il Cif nazionale è nato nell’ottobre del’44 come collegamento di donne e di associazioni di ispirazione cristiana, per contribuire alla ricostruzione del Paese attraverso la partecipazione democratica, l’impegno di promozione umana e di solidarietà. Presente in rete in modo capillare su tutto il territorio nazionale, si struttura in Cif comunale, provinciale, regionale e nazionale; i gruppi sono costituiti da donne che si propongono di interagire con le istituzioni per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza.

Il gruppo di Jesi si è costituito nel 1945 e non ha mai interrotto la sua attività. All’epoca erano stati creati Cif comunali in tutti i paesi della provincia di Ancona anche se alcuni hanno avuto vita breve. Per esempio, a Santa Maria Nuova il gruppo è nato nel 1951 ed è stato in attività per sette anni; a Monte Roberto, a San Paolo di Jesi e Rosora il Cif si è costituito nel 1952; a San Marcello, Castelplanio e Maiolati nel 1953; a Poggio San Marcello il gruppo è nato nel 1955 e si è sciolto poi nel 1965. Prevalentemente i Cif comunali avevano la funzione di promuovere iniziative dedicate alla formazione culturale delle donne, dei ragazzi e delle famiglie.

Il gruppo di Jesi attualmente è coordinato dall’insegnante Anna Elisa Masè e seguito dal consulente ecclesiastico mons. Giuseppe Quagliani. Il consiglio comunale Cif è composto inoltre da Rita Santini, da Maria Antonietta Angeloni, da Paola Cecchetti e Norina Gagliardini.

Il Cif di Jesi invita a prendere parte ai due momenti del 6 e del 14 marzo come momento per rafforzare l’identità della donna ed anche per soffermarsi sul ruolo che la donna ha avuto in occasione dell’Unità d’Italia. Il tema di quest’anno infatti è collegato all’anniversario dell’Unità. La celebrazione dell'8 marzo nei 150 anni dell'Unità d'Italia si arricchisce di significato, divenendo al tempo stesso, memoria del contributo delle donne alla storia del nostro Paese e richiamo agli obiettivi di una compiuta cittadinanza democratica che va perseguita secondo il dettato costituzionale.

Un po’ di storia del Cif di Jesi. Le presidenti che hanno guidato il Cif comunale di Jesi sono state: Giulia Fiorentini (dal 1945 al 1951); Ottilia Armanni (dal 1951 al 1955); Dina Sparaciari (dal 1955 al 1958); Pia Colocci (dal 1958 al 1967); Elena Mazzoni (dal 1967 al 1972); M. Graziella Filipponi (dal 1972 al 1981); Norina Gagliardini (dal 1981 al 1991); Maria Grifi (dal 1991 al 2000); Rita Santini (dal 2000 al 2009). I consulenti ecclesiastici sono stati mons. Giuseppe Dottori, dal 1945 al 1980 e mons. Mario Bagnacavalli dal 1980 al 1998.

Alcune delle iniziative organizzate nel passato dal Cif di Jesi. Il primo momento pubblico con il quale il Cif di Jesi si è presentato alla cittadinanza, è stato l’organizzazione di una conferenza sul compito della donna e sul diritto di voto delle donne: era l’anno 1946 quando la nostra nazione stava uscendo dalla tragedia della guerra. Il suffragio femminile venne riconosciuto nel 1945 ed esercitato per la prima volta in Italia l’anno seguente. Nel 1950-51 presero il via i primi corsi di Scuola Popolare ed i centri diurni in alcune parrocchie, dal momento che non era ancora disponibile una sede solo per il Cif. Dal 1953 al ‘63 si svolsero i corsi professionali di tappezziere e materassaie, taglio e cucito, camiciaie, sartoria per signora, sartoria completa, segretaria di azienda e per insegnanti di scuola materna. Spesso alla fine di ogni corso si organizzavano anche delle gite premio. Tra le varie notizie che si leggono della dettagliata raccolta a cura della segretaria provinciale Bice Scanabucci di Ancona, si apprende che nel 1954 furono confezionati un grosso quantitativo di indumenti per gli alluvionati del Salernitano.

Il Cif si dedicò con particolare premura ai poveri tanto che dal 1957 al ‘60 fu allestito un servizio mensa che forniva circa ottanta pasti giornalieri e gratuiti per le persone bisognose della città.

Il 25 giugno del 1955 costituì un momento storico per l’associazione con l’acquisto dei locali da parte del Cif Provinciale, siti in Costa Baldassini al civico numero 10: da quella data, il primo piano del palazzo nobile Baldassini, in precedenza del marchese Giovanni Battista Honorati, è rimasto sempre nella disponibilità del Cif.

La Prima ‘Giornata della donna’ in città fu promossa nell’anno 1956 con la conferenza di una relatrice giunta dal direttivo nazionale del Cif nella sala S. Floriano e con una relazione del vescovo mons. Giovanni Battista Pardini, fervido sostenitore del Cif; l’incontro si è poi concluso con la Santa Messa al Santuario delle Grazie.

Nel 1959 è stata aperta la prima Scuola Differenziale dopo l’autorizzazione del Provveditorato con quattro insegnanti diplomate all’istituto Magistrale di Urbino che si trasformò poi nel 1964 in Scuola Speciale ed ottenne dal Ministero della Pubblica Istruzione la parificazione giuridica e venne stipulata una convenzione tra Cif Provinciale e Provveditorato agli Studi.

Dal 1960 al ’70 è stato organizzato un doposcuola per i ragazzi per “toglierli dalla strada”. Dal 1966 al 1995 è stata attiva la Scuola Materna funzionante nel rispetto delle leggi dello Stato e con l’autorizzazione all’apertura e funzionamento da tutti gli organi preposti. Dal 1951 al 1976 sono stati organizzati corsi di educazione per adulti e per genitori.

Inoltre, dal 1975 al 1986, le donne del Cif, hanno partecipato, a livello comunale, alla ‘Consulta Femminile’ poi trasformatasi in Commissione pari opportunità.

Dal luglio 1995 al 2001 i locali del Cif erano stati poco utilizzati mentre nel 2002 sono stati concessi in affitto al Comune di Jesi per il Centro per l’infanzia “44 Gatti”. Per dieci anni, dal 1999 al 2009, un locale del Cif è stato dato in uso gratuito per la bottega del Mondo Solidale. La sede è ora condivisa, dal 2002, con il CAV- Centro Aiuto alla Vita “Savino Antenori” di Jesi.

Dal 1961, l’Associazione è stata sempre attiva promuovendo convegni o tavole rotonde riguardanti tematiche inerenti attività sociali o questioni culturali e religiose. In alcune occasioni i vari incontri sono stati organizzati in collaborazione con altre associazioni come l’AIMC (Associazione dei Maestri Cattolici), la CISL, il Centro Promozionale Famiglia o con la Biblioteca Diocesana.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-03-2011 alle 13:54 sul giornale del 07 marzo 2011 - 1193 letture

In questo articolo si parla di attualità, fabriano, mimosa, Centro Italiano Femminile

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