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Castelplanio: un arresto e un denunciato per furto di rame

rame 2' di lettura 07/03/2011 -

I furti di rame, un po’ per la crisi economica un po’ per i prezzi elevatissimi a cui è arrivato l’oro rosso, sono sempre più frequenti e creano un allarme sempre più diffuso sul territorio. L’ultimo episodio verificatosi nel territorio della Vallesina riguarda un uomo originario di Catania che è stato arrestato per tentato furto aggravato dai Carabinieri della Stazione di Castelplanio in collaborazione con i colleghi della Stazione di Serra San Quirico.



S.G., trentacinquenne, residente a Jesi, mentre estraeva il rame dai fili elettrici della “Compagnia per l’ambiente”, nella zona industriale di Castelplanio, è stato sorpreso dai militari prontamente giunti sul posto allertati da un passante che sentiva provenire rumori dalla ditta chiusa da tempo.

L’uomo stava asportando la plastica dei fili elettrici per liberare il rame, del quale aveva già estratto quasi 350 kg quando i militari hanno interrotto il suo lavoro. Appena arrestato il siciliano i militari nel giro di ricognizione effettuato per controllare al meglio il luogo si accorgevano che sicuramente doveva esserci un complice di S.G., visto che sul posto erano presenti due taglierini, due pinze ed altro materiale.

Per estendere i controlli a tutta la vasta area i Carabinieri hanno chiesto l’intervento di un elicottero da Ancona, riuscendo alla fine ad individuare un cittadino tunisino di 33 anni che verosimilmente è stato ritenuto il complice dell’uomo appena arrestato e che pertanto è stato denunciato per concorso in tentato furto aggravato.

I due per entrare nel capannone avevano forzato la catena posta al cancello esterno. Il rame è stato riconsegnato al legittimo proprietario nella persona del curatore fallimentare dell’azienda che è oramai inattiva da tempo.

S.G. è già ricorso al patteggiamento davanti al Giudice del Tribunale di Ancona, Sezione di Jesi, il quale, dopo aver convalidato l’arresto lo ha condannato a 8 mesi di reclusione. Grazie ai benefici di legge non è stato incarcerato, ma non potrà allontanarsi da Jesi e dovrà apporre la firma alla caserma jesina.








Questo è un articolo pubblicato il 07-03-2011 alle 18:59 sul giornale del 08 marzo 2011 - 1094 letture

In questo articolo si parla di cronaca, rame, paolo picci

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