comunicato stampa
Chiaravalle: Pdl, sui problemi della viabilità il Comune continua ad improvvisare novità incoerenti


Le esternazioni del sindaco e dell’assessore Moscatelli sulla viabilità in via Leopardi, sullo spostamento del capolinea degli autobus e sulla ristrutturazione del viale della Manifattura suscitano l’immediata replica dei consiglieri comunali PDL, Gianluca Fenucci, Antonio De Angelis, Giovanni Larici e Pamela Paolini.
“Parlano di scelte partecipate con la cittadinanza ma sindaco e giunta in questi anni si sono contraddistinti per aver fatto l’esatto contrario. Siamo assolutamente contrari al doppio senso di circolazione in via Leopardi, una delle strade più importanti e percorse, che diverrebbe davvero il regno del caos. In via Leopardi ci sono i pochi parcheggi liberi rimasti ed è evidente che per far sì che divenga a doppio senso di circolazione questi posti auto verranno smantellati. Inoltre, con questa scelta si tornerebbe indietro di venti anni, quando si scelse di istituire il senso unico proprio perché la strada stava divenendo pericolosa.
Piuttosto è ora scossa che l’amministrazione comunale ripristini il semaforo all’incrocio con viale Vittoria e via della Pace che da circa 50 giorni lampeggia ed è guasto con prevedibili e gravissimi pericoli di incidenti stradali che in effetti si verificano con puntualità e conseguenze serie.
E’ anche il caso di rivedere e di ridurre drasticamente i parcheggi blu a pagamento che condizionano non poco la viabilità e sono inutilizzati. I cittadini alla “ricerca del parcheggio perduto” continuano a percorrere le strade del centro urbano con lo smog che sale a livelli vertiginosi. E poi, ipocritamente, il sindaco parla di voler abbattere le polveri sottili!
L’unica cosa da abbattere è il muro di incoerenza ed ipocrisia che alberga nelle teste dei nostri amministratori comunali. Per non parlare del capolinea degli autobus – rincarano la dose i consiglieri PDL – che la giunta vorrebbe spostare dal centralissimo e facilmente raggiungibile viale della Resistenza nella periferica e lontanissima via Che Guevara. Ben venga il confronto ma non si possono progettare interventi del genere che contrastano visibilmente con il buon senso e causano non pochi problemi ai cittadini, soprattutto a quelli delle fasce deboli. La partecipazione sinonimo di libertà, che nelle sue canzoni auspicava Giorgio Gaber, è decisamente un’altra cosa, una cosa sconosciuta all’amministrazione comunale di Chiaravalle”

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