Monteroberto: al Teatro “Vallesina” il balletto “Shéhérazade, le mille e una donna”

Una nuova produzione del capolavoro di Rymskij-Korsavov
Si intitola emblematicamente “Shéhérazade – Le mille e una Donna” il nuovo spettacolo di balletto prodotto dal Teatro Lirico Sperimentale delle Marche, che debutta in prima nazionale venerdì 29 aprile alle ore 21 al Teatro “Vallesina” di Pianello Vallesina (replica domenica 1 maggio al Teatro “Mestica” di Apiro, ore 21), nell’ambito del Festival di Danza Orientale delle Marche che si svolge tra le province di Ancona e Macerata.
Il balletto Shéhérazade, creato sul poema sinfonico di Rimskij-Korsakov (composto nel 1888), è uno dei capolavori firmati per i Ballets Russes di Serghej Diaghilev dal coreografo Mikhail Fokine; la prima rappresentazione ebbe luogo all’Opéra di Parigi nel 1910, con interpreti “mitici” come Ida Rubinstein, Vaslav Nijinskij ed Enrico Cecchetti. Nel corso dei decenni è stato spesso riproposto con varie coreografie differenti, quali quelle del 1950 di Nicholas Beriozoff (London Festival Ballet) e Nina Anisimova (Teatro Malij di San Pietroburgo), di Leon Wojcikowski (London Festival Ballet, 1960), fino alle più vicine di Luciano Cannito (Tbilisi, 1994), Karole Armitage (Firenze,1995), Vittorio Biagi (1998), Tuccio Rigano (2000), Blanca Li (Parigi, 2001), Gheorghe Iancu (Firenze, 2003). Questa nuova produzione del balletto usa invece tutti i quattro movimenti della composizione originale di Rimskij-Korsakov e si basa su di un nuovo libretto espressamente commissionato e coreografato per l’occasione.
La scelta artistica della nuova produzione trova il suo punto di forza nello sviluppo del racconto attraverso profonde connotazioni archetipiche che rimandano alle radici mitiche del feminino -con tutte le sue implicazioni di tipo affettivo, sensuale, sociale, antropologico, esoterico- proponendo un approccio coreutico originale che ricerca un’inedita e affascinante fusione tra espressività contemporanea e stilemi della danza tradizionale mediorientale. Questa nuova versione –drammaturgia originale di Gianni Gualdoni- si concentra infatti sul mondo interiore della Donna, di cui si racconta il percorso di consapevolezza esistenziale raggiunto seguendo gli insegnamenti di Shéhérazade, fino a diventarne lei stessa l’incarnazione: cioè del mito della donna che seduce non solo con la bellezza, ma con la forza del verbo, del contenuto e del concetto, realizzando concretamente l’archetipo femminile profondo e sfaccettato racchiuso nella figura della bella concubina che rimanda la sua esecuzione grazie alle proprie doti di narratrice e incantatrice.
In scena una compagine di grande qualità, con soliste d’eccezione come Giulia Mion, Jivan Parvani e Maria Strova nei ruoli principali, accanto alla Compagnia di Danza “Sacra Musa” che si avvale di soliste e gruppi provenienti da tre delle principali Accademie di danza orientale della regione: “Zambramora” di Ancona (coreografa Roberta Gay), “Mirra Danza” di Castelplanio (coreofrafa Noemi Donati), “Belly Dancefloor” di Jesi (coregrafa Francesca Donninelli). Da non perdere: per tutte le donne e non solo per loro.
Info: 0731.4684; 338.8388746; direzione@fondazionelanari.it

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-04-2011 alle 18:03 sul giornale del 23 aprile 2011 - 1159 letture
In questo articolo si parla di spettacoli, Fondazione “Alessandro Lanari”, fondazione “alessandro lanariâ€
L'indirizzo breve
https://vivere.me/jX1
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