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Taglio delle sedi distaccate dei Tribunali, interviene Latini

Dino Latini 1' di lettura 30/08/2011 -

Il taglio delle sedi distaccate dei Tribunale con meno di 15 magistrati è un altro colpo alla dislocazione dei servizi essenziali dello Stato sul territorio senza che si produca né una riduzione di spesa (i magistrati e il personale devono comunque essere pagati) né una snellezza procedurale. L’accorciamento dei tempi dei processi (soprattutto civile) dipende per un verso, dalla modifica dei riti (su cui è puntualmente intervenuto il vice presidente del C.S.M. Vietti) e, per un altro verso, da più risorse di mezzi e personale (oggi fermi a quelli degli anni ’70).



Per fare solo un esempio non si utilizzano (se non i sporadici casi) i migliaia di dipendenti in mobilità e i beni sequestrati alla criminalità per sopperire all’assenza di impiegati e di mezzi.

Per Osimo, Senigallia ma anche Jesi e Fabriano il rischio del taglio delle sedi sarebbe una iattura da un lato, perché funzionano a dover evitando l’imbottigliamento ad Ancona e, dall’altro lato, perché da poco sono state spese ingentissime somme per sistemare i palazzi di giustizia secondi i dettami delle norme statali sull’edilizia giudiziaria (con ciò andando incontro ad un altro spreco di soldi pubblici).


da Dino Latini
Consigliere Regionale Api - Liste Civiche per l'Italia





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-08-2011 alle 16:24 sul giornale del 31 agosto 2011 - 651 letture

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