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Sanità: Mancinelli (Fp Cgil), “ecce Regione Marche”

8' di lettura 1562

Giacomo Mancinelli
Sono partiti i lavori della Commissione sulla Sanità del   Comune di Jesi, ma già rilevante si preannuncia la sua azione quale migliore risposta ai “campanilismi”  tacciati dalla Regione Marche ai “territori” (R.S.U.   e Comuni).

C'è da “crederci” nella Commissione ed il Comune dovrà abilmente sostenerla e tradurne i lavori, se è vero che tale Commissione è riuscita a far parlare lo scorso 11 Settembre in Sala Consiliare nel Comune di Jesi, in audizione, il Presidente della V Commissione Consiliare Permanente sulla Sanità della Regione Marche Dott. Francesco Comi.

L'Assessore alla Salute della Regione Marche Dott. Almerino Mezzolani, il Direttore Generale dell'ASUR Marche Dott. Piero Ciccarelli ed il Direttore del Dipartimento Servizio Salute della Regione Marche Dott. Carmine Ruta hanno declinato l'invito evitando per l'ennesima volta il confronto con il “territorio” (è un classico).

Il contradditorio non c'è stato (è un classico), non per colpa della Commissione, perché quando i sindacati volevano fare le domande rispondendo alle affermazioni del Dott. Comi, questi aveva già trovato il modo di andarsene (è un classico).

Il Dott. Comi ha detto che “dobbiamo metterci tutti bene in testa” (cioè i “territori”) che gli Ospedali non appartengono ai “territori”, bensì alla Regione Marche, alla quale spetta il compito di definirli ed organizzarli al meglio per il bene di tutti i cittadini!

Ma messo alle strette sull'imbarazzante situazione di palese illegalità rappresentata dal Direttore Generale dell'ASUR Marche Dott. Piero Ciccarelli, il quale, come noto, ha pubblicato una Determina il 6 Agosto u.s. senza i 5 Allegati (dichiarati parti integranti e sostanziali dell'atto pubblico amministrativo!) relativi al “ridimensionamento” quali-quantitativo dei Posti Letto nelle Aree Vaste – informazioni sempre tenute all'oscuro dei “territori” – il Dott. Comi ha consigliato alla Commissione ed al Comune di Jesi di provvedere a risolvere il problema rivolgendosi a propri avvocati per l'accaduto!

Ma a chi spetta sopprimere l'inefficienza se l'inefficienza sta in Regione?

L'avremmo voluto domandare al Dott. Comi !

Spetta ai “campanili” oppure alla Regione ?

Al Dott. Comi avremmo anche chiesto volentieri se per lui è efficienza, in un periodo di austerità, permettere in Regione uno “sperpero” di danaro pubblico di più di 2 milioni di euro da parte dell'ASUR Marche per le consulenze esterne, per poi mandare a casa i precari come “merce umana senza dignità” ed invalidare antisindacalmente gli Accordi Decentrati Integrativi sottoscritti nelle Aree Vaste, tutto grazie all'ASUR Marche !

Al Dott. Comi avremmo altresì chiesto volentieri se per lui è efficienza, in periodo di crisi economica, sostenere la spesa complessiva esosa di un'ASUR Marche quando invece la logica conclusione della riforma legislativa regionale, coincidente con l'istituzione delle Aree Vaste e la nomina dei relativi Direttori, dovrebbe prevedere la naturale assegnazione della personalità giuridica a questi ultimi e la soppressione della stessa al Dott. Ciccarelli, ovvero la soppressione dell'ASUR Marche!

Non è vero, come dichiara il Dott. Comi, che il Direttore dell'Area Vasta 2, Ing. Maurizio Bevilacqua, possiede “pieni poteri” gestionali, decisionali ed operativi, perché è noto che senza personalità giuridica è e sarà sempre condizionato (soprattutto per quanto concerne la Contrattazione Decentrata di Area Vasta, ovvero la Programmazione dell'organizzazione del lavoro e delle risorse umane) dai diktat del Dott. Ciccarelli!

Chissà che avrebbe detto (un probabilmente disorientato) Renato Brunetta!

Le affermazioni del Dott. Comi, semmai ce ne fosse stato bisogno, hanno testimoniato, in maniera inequivocabile, la “fallimentare impostazione” della Regione Marche sulla Sanità, come definita sul Piano Socio Sanitario e sui Piani Industriali di Area Vasta, che condanneranno sicuramente i cittadini marchigiani alla Sanità Privata!

Ridotti finanziamenti e spending review … il solito ritornello per giustificare il taglio dei posti letto, del personale e delle retribuzioni … Monti che fa sempre comodo citarlo dappertutto in ogni discorso, mentre contemporaneamente, in Regione ed in ASUR, è permesso “sperperare” soldi pubblici perché lì tanto l'austerity non esiste!) … il tutto per “vendere” una riorganizzazione dipartimentale pensata dalla Regione Marche, mai capita e condivisa veramente dai “territori”, che risulterà assolutamente “sbagliata”, e quindi inevitabilmente peggiorativa per i servizi sanitari resi all'utenza!

La Regione Marche e l'ASUR Marche si devono mettere bene in testa (adesso sono i “territori” a dirlo !) che hanno “sbagliato” (peraltro non accettando di confrontarsi con i professionisti nei “territori”), avendo previsionato e perseguendo una riorganizzazione dipartimentale basata sul superamento delle duplicazioni dei Reparti negli Ospedali delle ex Zone (Piano Socio Sanitario), sull'accorpamento in Area Vasta dei Dipartimenti di ogni ex Zona a parità di specialistica (Piano Industriale), e sulla dislocazione di fette sempre più rilevanti di servizi ed attività alle esternalizzazioni.

Alcune altre Regioni (che non saranno virtuose come la Regione Marche, e magari sono anche “Commissariate”) sono in grado di spiegarci cos'è la vera e corretta riorganizzazione dipartimentale … ma per intensità di cure!

Cos'è la riorganizzazione dipartimentale per intensità di cure ?

E' l'unica risposta possibile, anche e soprattutto in periodo di crisi economica, per le difficoltà dell'organizzazione dei sistemi sanitari, per i progressi tecnologici, per il problema dell'invecchiamento, per promuovere la deospedalizzazione, per preservare l'universalismo pubblico dei servizi sanitari, per il contenimento e la sostenibilità delle spese, per l'uso appropriato delle risorse umane e strutture, per la maggiore sicurezza, appropriatezza ed efficienza dei servizi sanitari.

E' una centralizzazione polivalente per aree funzionali, con percorsi terapeutici e clinici fondati sull'evidenza scientifica, disegnati su livelli di intensità clinica ed assistenziale, con operatività collettive multiprofessionali e multidisciplinari.

E' rappresentata da Dipartimenti innovativi che hanno una entità architettonica fisica sul pezzo di territorio di riferimento (e non certamente una struttura aleatoria sovrazonale di Area Vasta !), dove i pazienti sono aggregati in funzione dell'intensità del complesso bisogno assistenziale.

Nella riorganizzazione dipartimentale per intensità di cure il paziente è “centrale” come importanza, a differenza della riorganizzazione pensata dalla Regione Marche dove il paziente invece “sarà sempre per strada” (senza navigatore, e magari senza macchina, perché c'è la crisi economica !) per cercare un servizio a lui consono, sempre se ci sarà e se lo troverà!

Nella riorganizzazione dipartimentale per intensità di cure il cittadino vede riorganizzate ma preservate e mantenute le proprie specialistiche (eccellenze ed appropriatezze) sanitarie sul territorio, mentre con la riorganizzazione pensata dalla Regione Marche il cittadino invece non solo perderà le proprie specialistiche, ma anche i propri Ospedali e Distretti di riferimento!

Al Dott. Comi, che è un avvocato e la sua professione non è chiaramente “sanitaria”, è doveroso spiegare che, nelle altre Regioni, la riorganizzazione dipartimentale per intensità di cure è stata progettata e conseguita anche con il contributo fondamentale e preponderante degli infermieri, e non esclusivamente con l'autoreferenzialismo ed l'unilateralismo dei “burocrati” !

Le “chiacchiere” sulla inevitabile diminuzione dei Posti Letto e del personale a causa dei continui interventi in divenire del Governo Monti “stanno a zero” ed hanno stancato la cittadinanza !

Che fine ha fatto la “storia” dei Posti Letto intoccabili per tutte quelle Regioni dichiaratamente virtuose?

A cosa è servito approvare in fretta e furia (senza condividere con i “territori”) i Piani Industriali, è stato detto, per evitare i più dannosi effetti Monti riguardo il taglio dei Posti Letto, se poi si continua comunque ed in ogni caso a paventare il taglio dei Posti Letto sempre con la scusante tecnica pronta all'uso.

Era una presa in giro per i cittadini o cosa ... ?

Oppure siamo virtuosi nella Regione Marche solo quando ci fa comodo (a qualcuno)!

E di fronte all'assunto della diminuzione ingravescente dei Posti Letto ogni mille abitanti, che incoerenza è poi mai scrivere la previsione - per un bacino enorme d'utenza come quello dell'Area Vasta 2 - di un Presidio Ospedaliero Unico in Area Vasta 2 adibito per la degenza 24 ore su 24 e gli altri Ospedali da riconvertire in esclusive attività diurne ambulatoriali!

Chiediamo alla Commissione Sanità di insistere (pretendere) per portare in audizione a Jesi Spacca, Mezzolani, Ciccarelli e Ruta.

Nell'ultima occasione in cui il Governatore Spacca venne a Jesi (evento Matching x le Marche a Novembre 2010) dichiarò pubblicamente, incalzato, che i precari della Sanità non sarebbero stati abbandonati dalla Regione Marche!

Le promesse non sono state mantenute dal Governatore Spacca, e dal 2010 ad oggi tanti precari e famiglie di precari hanno pianto perchè è stata persa la dignità ed il posto di lavoro, rappresentando un risparmio di spesa sul personale ingente per la Regione Marche e l'ASUR Marche, ed i servizi sanitari ne hanno pesantemente risentito in qualità e sicurezza (anche percepita da parte dell'utenza) !

La Regione Marche deve responsabilmente autorizzare il mantenimento in servizio di tutti i precari nelle Aree Vaste, imprescindibile forza lavoro, nonché garantire lo svolgimento dei concorsi pubblici da tempo previsti e mai concretizzati.

E' vero o non è vero che a Gennaio 2012, presenti il Dr. Ciccarelli, i Direttori delle Aree Vaste ed i sindacati, l'Assessore Mezzolani ha ammesso che ingenti risparmi erano stati già conseguiti “lacrime e sangue” sul personale nel biennio 2010 / 2011, addirittura anche oltre le previsioni, e che pertanto sarebbe stato possibile allentare il cappio del turn-over al 70 %?

Dov'è la coerenza della Regione Marche?

Come sindacato auspichiamo che ogni Comune interessato dall'Area Vasta 2 voglia investire su un percorso analogo come intrapreso dal Comune di Jesi, ossia l'istituzione delle Commissioni sulla Sanità!

E' tempo per i “campanili” di organizzarsi ed agire!

E se Maometto non va alla montagna, la montagna andrà da Maometto … e sarà Manifestazione del “territorio” in Regione!


da Giacomo Mancinelli
FP CGIL - RSU Area Vasta 2


da Giacomo Mancinelli
FP CGIL - RSU Area Vasta 2






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