I familiari degli ospiti della casa di riposo attendono ancora la Carta dei servizi

16/09/2012

Il Comitato dei familiari della Casa di Riposo di Jesi comunica che è ancora in attesa della Carta dei Servizi dell’ASP-Azienda Pubblica di Servizi alla Persona-AMBITO 9.

Dal 07/03/2012 il Comune di Jesi con atto del Consiglio Comunale n°30 del 05/03/2012 ha stabilito la cessazione dell’attività dell’Istituzione Centro Servizi Sociali, trasferendole, a decorrere del 07/03/2012, al nuovo soggetto giuridico denominato ASP. All’inizio dell’anno il Comune di Jesi non ha consegnato, come negli anni precedenti, la Carta dei Servizi giacché sarebbe subentrata l’ASP.

I familiari sono ancora in attesa, dopo sette mesi, della suddetta da parte della nuova azienda.

Questa Carta è il primo atto che definisce i doveri e garantisce i diritte dell’ospite della Casa di Riposo di Jesi.

Il Comitato dei familiari sa benissimo quello che sta succedendo: è stata creata un’azienda senza un piano aziendale, senza sapere costi e benefici che produrrà e soprattutto se ci saranno dei servizi migliori per gli ospiti.

I primi cambiamenti sono stati la riduzione del personale negli uffici e la riduzione della presenza del direttore nella Casa di Riposo a un solo giorno alla settimana con la possibilità di essere ricevuti solo su appuntamento, a differenza dei sei giorni con la gestione comunale. Inoltre, mentre fino ad alcune settimane fa era presente un coordinatore tutti i giorni ora è presente solo tre ore al giorno. È evidente che con le necessità che una struttura del genere ha, la presenza part-time è insufficiente.

In una Casa di Riposo dove vivono centotrentasei persone, delle quali un terzo ha bisogno di assistenza continua, può succedere che qualcosa non funzioni bene. Non essendoci un direttore che possa valutare tempestivamente un eventuale disagio, i familiari non sanno a chi rivolgersi.

Oggi si può dire che la Casa di Riposo è abbandonata a quei pochi che ancora amano il proprio lavoro.

Questa azienda è nata senza dire cosa offre, ma facendo capire subito cosa vuole: l’aumento della retta alberghiera.