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Legge 194: Prc, dalla Regione “vogliamo un ripristino in tempi rapidi del servizio”

rifondazione comunista prc 3' di lettura 18/09/2012 - Il Prc Jesi ringrazia tutti i partecipanti al sit-in di sabato mattina. Questo appuntamento lo consideriamo un primo passo verso una battaglia importantissima in difesa della Legge 194. Ripristinare il servizio pubblico di interruzione della gravidanza rimane il nostro obbiettivo principale.

Riteniamo che questo ritorno allo Stato di Diritto sia urgentissimo, per questo motivo pensiamo che non sia soddisfacente la soluzione precaria prospettata dalla Regione. Il problema non si risolve con un "medico pendolare" proveniente da Fabriano. Noi vogliamo un ripristino in tempi rapidi del servizio. A tagliare i fondi e i servizi sanitari ci stanno pensando i governi tecnici; non abbiamo bisogno di altri protagonisti di questo disastro. Sempre nel rispetto degli obiettori di coscienza e della legge, crediamo che sia un dovere della Regione Marche e delle Aziende Sanitarie Locali riequilibrare la situazione creatasi nell'ospedale jesino. Per essere più chiari:

occorre ricordare che, nel rispetto del riparto di competenze tra Stato e Regioni, sancito dalla Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, spetta alle Regioni e alle Aziende Sanitarie Locali adottare misure utili a controllare e a garantire l’attuazione della legge n. 194/78, anche attraverso la mobilità del proprio personale.

Per monitorare e risolvere velocemente il problema, pensiamo sia necessario unire le forze e iniziare un percorso informativo e di sensibilizzazione della cittadinanza. Un percorso plurale che moltiplichi i soggetti e le competenze attive sul territorio. Abbiamo la necessità di convocare, al più presto, una riunione organizzativa. È già attivo un elenco di contatti dei partecipanti alla manifestazione di sabato mattina. A tutti coloro che volessero partecipare alle prossime iniziative, chiediamo di inviare i vostri contatti di posta elettronica a prcjesi@gmail.com

Non possiamo, infine, evitare di rispondere al comunicato della Democrazia Cristiana, la quale, oltre a proporre la solita retorica oscurantista e medievale, parla di manifestazioni inopportune e di culture dominati "fortunatamente al tramonto". Come se non bastasse, strumentalizza una oggettiva problematica locale per attaccare i partiti dell'area centrista.

Il sit-in di sabato mattina è stato un silenzioso e rispettoso presidio di civiltà. L'intera giornata del 15 settembre, conclusasi con la manifestazione della Fiom, ha portato a Jesi una bellissima aria di alternativa ad una politica pronta a smantellare servizi, diritti politici e civili dei cittadini italiani. Due "luoghi di democrazia" in cui si è chiesto a gran voce il rispetto della legge, dei diritti dei lavoratori e il ripristino dei servizi sanitari fondamentali!

Questa bella mobilitazione deve unire tutte le forze laiche e democratiche della città. Non accettiamo divisioni partitiche che servirebbero solo a perdere di vista il vero obbiettivo della campagna: il ripristino della Legge. Una lotta che pensiamo debba vedere come protagonisti soprattutto le giovani generazioni che, difendendo i propri diritti, dimostreranno che non c'è nessun tramonto da contemplare!






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-09-2012 alle 15:08 sul giornale del 19 settembre 2012 - 1135 letture

In questo articolo si parla di attualità, prc jesi, partito rifondazione comunista

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