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Lettere: basta fare lo struzzo, i cittadini debbono riappropiarsi della politica anche a Chiaravalle

Lettere 3' di lettura 12/03/2013 - Passeggiando per Chiaravalle da comune cittadina, con passeggino e cane al seguito noto con stupore che nonostante la campagna elettorale non sia ancora iniziata, il PD ha affisso svariati manifesti a suo favore.

Sarà per via di quel potere economico che lo differenzia dal Movimento 5 Stelle o forse per quella insicurezza politica che gli sta attraversando le “ossa” dopo gli ultimi risultati elettorali? Non so, comunque do un’occhiatina meglio, un po’ per curiosità un po’ perché quella grafica è veramente piacevole, così leggera, così spensierata. Mi fermo,leggo attentamente e mi accorgo che non è solo la grafica ad essere spensierata ma anche il motto che la completa risulta frivolo: “Pista ciclabile a Chiaravalle - Per renderla possibile sostieni il PD”.
Così, sempre da comune cittadina, inizio inevitabilmente a riflettere e a pormi delle domande. E’ veramente così importante per gli abitanti della nostra città questa benedetta pista ciclabile? Sembra che senza di essa la vita non sia più nemmeno lontanamente pensabile, sembra che di 15.000 abitanti almeno 14.500 vadano sempre e comunque in bicicletta e che grazie a questo percorso asfaltato tutti i problemi magicamente svaniranno.
Ma noi lo sappiamo non è così che andrà e allora mi ripeto che questa volta non farò lo struzzo, questa volta insieme ad altre persone che come me vogliono una città migliore, mi farò sentire perché sono una donna, una mamma e una persona che non si accontenta di una “pista ciclabile”.
Vorrei poter risollevare la città in cui vivo e in cui ho deciso di crescere mio figlio, vorrei poterla vedere alimentata da fonti di energia alternativa, vorrei farla conoscere al Paese per le sue idee innovative, per i suoi servizi ospedalieri e perché no, vorrei farla conoscere per i suoi eventi culturali e ludici. Se penso alle domeniche senza vita che purtroppo hanno attraversato questi ultimi anni di Chiaravalle, mi resta molto difficile non riflettere sul fatto che una città senza iniziative è una città morta. Perché il turismo porta movimento, il movimento porta denaro e il denaro porta servizi, sanità, istruzione..
L’8 Marzo scorso, con alcuni ragazzi simpatizzanti e ripeto, solo SIMPATIZZANTI del M5S siamo scesi in piazza Risorgimento con un volantino che recitava pressappoco così ..”8 Marzo 2013 per dire basta alla violenza sulle donne “ . Idea carina, pacifica, solidale nei confronti delle donne e innocua a mio avviso che tuttavia (e vi giuro devo ancora capire magicamente come), si è trasformata in una piazzata napoletana da parte dell’ex Sindaco Montali che, ricevuto il volantino, si è sentita talmente tanto offesa con il nostro gesto che alla fine non solo si è inalberata ma si è anche indignata, come se la festa delle donne fosse una manifestazione del partito a cui lei aderisce. Ora, questa lettera non va solo a voi, miei concittadini, per esortarvi a lottare per ottenere una città migliore, ma è stata scritta anche per la Montali alla quale va il pensiero di una COMUNE CITTADINA che non ha mai fatto politica ma che non è tanto scema da farsi infinocchiare un’altra volta:
“Cara Signora Montali, se io fossi in lei (e che Dio me ne scampi e liberi) non mi indignerei per un volantino stampato da una stampante di casa, ma bensì per non avere al mio fianco consiglieri e assessori STIPENDIATI in grado di buttar giù idee innovative oltre a quella di una misera pista ciclabile!

Con affetto
Antonella Vichi.





Questo è un articolo pubblicato il 12-03-2013 alle 19:00 sul giornale del 13 marzo 2013 - 1697 letture

In questo articolo si parla di attualità, lettere al giornale

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