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Chiaravalle: Liberi di pensare, “Bike brain”

3' di lettura 2502

Bike brain
Quando si dice il dono della sintesi: è una dote che non tutti i politici hanno, ma nel Pd di Chiaravalle ce n’è da vendere. Hanno subito inquadrato la priorità unica ed essenziale per una Chiaravalle felice, un solo obiettivo da cui a cascata possono trovare soluzione come una reazione a catena tutti gli altri problemi.

Ci voleva per stigmatizzare tutto questo po’ po’ di programma un bike brain, o con linguaggio locale un cervello bicimunito (la mancanza della lettera s tra la prima vocale e la seconda consonante non è una svista come qualche maligno può supporre) che guarda con luce nuova il mondo delle due ruote. Eccolo lo slogan vincente allegro e sbarazzino appeso su molti cartelloni della città: per una Chiaravalle ciclabile sostieni il Pd.

Punto 1. Welfare e occupazione: con tanti ciclisti finalmente per la prima volta i disoccupati caleranno, mediamente di oltre dieci Kg;

Punto2. Commercio: i commercianti che stazionano più tempo davanti all’ingresso del negozio che dietro il bancone, inaleranno molte meno polveri sottili al vedere passare ciclisti piuttosto che autoveicoli;

Punto3. Sanità: anche dell’ospedale si potrà fare a meno visto che con un po’ di sana bicicletta gli anziani risolveranno tutti i loro problemi sanitari soprattutto quelli circolatori;

Punto4. Politiche giovanili: il disagio giovanile sarà un lontano ricordo in città, facendo piste ciclabili fino al fiume dove ci si potrà fare tante canne fumanti (cannabis sativa) in mezzo a tante canne riparie (arundo donax). Ergo niente centro di aggregazione giovanile.

Punto 5. Green economy: basta biogas e fotovoltaico; che c’è di meglio di una bella dinamo su ogni ruota per produrre energia pulita!

Tutto ciò in continuità con la consigliatura precedente quando l’assessore alle piste ciclabili aveva già impegnato svariate migliaia di euro per battezzare tutte le ciclovie di Chiaravalle, di cui la più illustre è quella dedicata ad una martire della scienza e dell’intolleranza cristiana Ipazia d’Alessandria, con tanto di astrolabio, vedere per credere. Per non dire delle griglie per le biciclette davanti al Comune, che, era stato detto, totalmente gratuite per il sostegno spontaneo di generosi cittadini, ma poi comparse in una vocina del bilancio per diverse altre migliaia di euro.

Piccoli sforzi finanziari che porteranno tanto beneficio a tutta la città e che abbiate fede, la renderà felice. Con questa nuova corrente di pensiero prende vita una diversa teologia della liberazione e dello spirito.

Punto 6. Integrazione e cultura: infine, ma non per ultimo, le differenze culturali e religiose, le distanze interetniche, con i relativi problemi di integrazione del nostro paese potranno essere risolte alla luce di una nuova trascendenza che fa della bicicletta il motore immobile, (su questo aspetto c’è ancora qualcosa da mettere a punto) di tutto l’universo: siccome rota ch’è ugualmente mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle!

Grazie, se non ci foste bisognerebbe inventarvi!!!!!



da Movimento “liberi di pensare”






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