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Monte San Vito: Cillo “Altro che anti ambientalista, il paesaggio ed il territorio prima di tutto”

7' di lettura 923

Thomas Cillo
In merito alla querelle relativa all'elettrodotto Fano-Teramo, ritengo opportuno riprendere brevemente dall'inizio la questione poiché nei vari botta e risposta, essa è stata arricchita di ulteriori elementi che ne hanno diluito la vera sostanza facendo perdere il vero senso per cui era sorto l'argomento.

La questione infatti, nasce da una semplice questione: la bocciatura di un ordine del giorno da parte della maggioranza e relativo alla mia richiesta di promuovere un incontro tra i Sindaci interessati dal tracciato dell'elettrodotto Fano-Teramo in seguito alla decisione della Regione di ritornare sui propri passi.

Una bocciatura riconducibile principalmente a questioni che ritengo risibili quali la presunta inutilità di quest'ordine del giorno (in quanto l'Amministrazione a detta sua già sta perseguendo quegli adempimenti richiesti nella proposta) ma che invece, proprio a seguito dell'evolversi della situazione scaturita dalla recente decisione della Regione, necessita legittimamente di intraprendere quanto prima l'iniziativa, cosa questa che avrebbe dovuto portare ad approvare il punto senza grandi problemi.

Ma oltre a ciò, il Sindaco Sartini, evidentemente disturbata dalla divulgazione del comportamento incoerente tenuto dalla sua maggioranza, com'è sovente fare, condiva la vicenda accusando il sottoscritto di volersi appropriare della paternità della questione, oltrechè mi adduceva responsabilità tacciandomi come anti ambientalista.

Per fugare ogni dubbio e fare definitivamente chiarezza, intendo sottolineare la mia posizione in merito alla questione che è di piena condivisione a riguardo dell'azione finora intrapresa da codesta Amministrazione che sull'elettrodotto ha manifestato in maniera decisa la propria contrarietà, contrarietà questa ribadita anche dal sottoscritto in tutte le sedi attraverso anche un voto palese tenuto nel Consiglio Comunale del 04/08/2011.

Da qui, riconoscendo appunto con onestà intellettuale l'azione svolta dall'Amministrazione, decade quindi l'impropria accusa su una mia presunta volontà nel volersi appropriare di talune paternità.

Quello che invece non si convide - e che va assolutamente chiarito se non altro per altrettanta onestà intellettuale - sono alcune questioni relative ad una presunta condivisione del progetto dell'elettrodotto che il Sindaco vuole farmi ricadere, tentando così di screditare la mia condotta che invece è stata sempre lineare e che ha visto il paesaggio e l'ambiente al centro ed unico faro della mia attività politica.

Sorprendente infatti, è la frase in cui si cita che:”Ebbene, il 19/04/2009 il Consigliere Cillo era il candidato di punta della Lista Insieme per Monte San Vito, che si distingueva, a suo dire per la fortissima connotazione ambientalista, e risultò il primo degli eletti in tale Lista.”

In questo passaggio, appare palese tutta l'inconsistenza delle accuse con cui il Sindaco addirittura mi attribuirebbe capacità che io non ho, ovvero addirittura quello di influenzare le scelte di un'Amministrazione, di cui non facevo nemmeno parte!

Va ricordato inoltre,che a quel tempo Monte San Vito era governato dal Pd, partito in cui milita l'attuale Sindaco, che allora rivestiva ufficialmente l'incarico di candidato Sindaco (emerso dall'esito delle primarie del Gennaio 2009) che si accingeva alla campagna elettorale per le elezioni comunali, e che quindi non poteva non sapere della questione.

Questione, che peraltro non è mai emersa in campagna elettorale ne tantomeno è stata riportata nel programma elettorale della lista “democratici e riformisti”, compagine che oggi governa.

In quest'ottica, ancor più sorprendenti appaiono le dichiarazioni rese dallo stesso Sindaco Sartini nel Consiglio Comunale del 4 Agosto 2011, in cui la stessa si cimentava in queste evoluzioni:”ho chiesto all’ufficio di farmi avere tutta la documentazione da cui c’era traccia di questo tipo di cosa e l’ho così ricostruita; Verbale del I° incontro del Tavolo Tecnico del 23 settembre 2008: 3 anni che qualcuno qui sa che sul territorio di Monte San Vito deve essere costruita un’opera di questa natura, 3 anni.

Al Tavolo Tecnico partecipa Gloria Anna Sordoni e non si pone nessun problema della tutela della salute pubblica e dice: “La rappresentante del Comune di Monte San Vito evidenzia che alcuni Comuni, tra cui quello da lei rappresentato al Tavolo, sono coinvolti nella perimetrazione delle aree ad alto rischio di crisi ambientale”; questo tipo di pronunciamento non fa seguito all’allargamento della discussione a nessuno: Giunta, Consiglio, cittadini, nessuno, non c’è traccia di ampliamento del discorso a nessun’altro.

Ci sono poi degli altri atti: questo per la scrivibilità politica di un percorso di questo genere che noi ampliamo ora perché riteniamo che sia tardi rispetto a quando tutti questi ragionamenti sono iniziati; c’è un pronunciamento, e questo anche per far luce sul fatto che, per dare contezza a tutti, di come sono andate le cose perché uno si stufa pure a leggere articoli e situazioni in cui gli viene puntualmente detto che mente e dice bugie: questi sono gli atti, andateli a prendere, chi li vuole li può consultare.

Giunta Municipale del 12 marzo 2009 - Decisione di massima – e qui la Giunta, quella del colore politico uguale al mio, per capirci, perché qui non c’è niente da nascondere, la Giunta Municipale non dice all’allora Sindaco “Parere favorevole”, gli dice un’altra cosa: “da verificare con l’ufficio tecnico le eventuali autorizzazioni e permessi di costruire presenti nel territorio”; chiede approfondimenti: 12 marzo 2009.

Nessun’altro pronunciamento, nessun altro allargamento della discussione, niente di niente.

14 aprile 2009: lettera, quella che io citavo quella sera, e il fatto che ci sia quello di Terna a smentire quello che dice il Sindaco sugli atti del Comune è, quantomeno, singolare però Terna, evidentemente, …(voci di sottofondo)… va beh, alla luce di questo la lettera del 14 aprile 2009, che non è un pronunciamento della Giunta, la Giunta aveva dato un altro mandato, ecc...”

Emerge quindi evidente la confusione che regnava all'epoca dei fatti, con un Sindaco che a detta dell'attuale primo cittadino, prendeva decisioni senza concertarle con la sua maggioranzal'allora Sindaco Sordoni però, senza più consultare la Giunta PD che ormai non era più la Sua Giunta dato che la Dott.ssa Sordoni a quel tempo era già a capo della Lista Civica Insieme per Monte San Vito sostenuta da PDL e Rifondazione Comunista, il 14 Aprile 2009, con una lettera a sua firma, comunicava alla Provincia il parere favorevole del Comune di Monte San Vito al passaggio dell’elettrodotto.” facendo assumere alla questione una certa gravità, la quale mi porta a fare una serie di riflessioni:

- Perchè nessun rappresentante politico del PD ha fatto emergere questo aspetto denunciando quello che stava accadendo?

e a maggior ragione, perche l'allora candidato Sindaco Sartini, non intervenne già a quel tempo manifestando la sua posizione in merito all'elettrodotto dato che erano piu' di tre anni che la maggioranza conosceva la situazione?

- Perchè si tenta (invano) di insabbiare quello che è stato invece un serio problema nella gestione politica interna, dichiarando con una certa nonchalance che le decisioni di allora non erano frutto della volontà di una maggioranza ma di un atto di imperio fatto da un singolo individuo, scrollandosi così maldestramente di dosso responsabilità che sono anche in capo al partito in cui oggi milita chi dichiara la contrarietà al tracciato dell'elettrodotto?

Per quanto riguarda le responsabilità che il sottoscritto avrebbe, la realtà è molto più semplice di quello che si possa immaginare ovvero: di quei pareri/osservazioni/annotazioni (non esiste infatti nessuna delibera di Giunta che rechi la condivisione del tracciato), non ho mai dato personalmente parere di condivisione ne ho mai partecipato a discussioni relative alla suddetta problematica.

Quando lo scrivente è stato chiamato a farlo, e solo in quel caso, lo ha fatto in maniera chiara ed incontrovertibile dichiarando la propria CONTRARIETA' ad un tracciato che se fosse realizzato devasterebbe irreparabilmente il nostro territorio e tutte le sue peculiarità. Contrarietà altrettanto chiara e palese è stata da sempre manifestata anche in merito ad altre problematiche quali centrali a biogas, centrali nucleari, discarica, cementificazione del territorio (NO alla Variante e ad ulteriori aree edificabili), e ad una eventuale tangenziale nord di Chiaravalle.

Ed è questo quello che per quanto mi riguarda conta.

Alla luce di ciò, appare pertanto inaccettabile che per mere logiche propagandistiche, si continui a venire additati per responsabilità che non si hanno e che non si vogliono assolutamente avere.


da Thomas Cillo
Capogruppo Pdl di Monte San Vito


da Thomas Cillo
Capogruppo Pdl di Monte San Vito






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