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Massaccesi: servirebbe un Renzi anche nel centro-destra

Daniele Massaccesi 1' di lettura 18/03/2013 - Ma c'è un “Matteo Renzi” del centro-destra, o di quello che rimane di questo schieramento, se reale, non abbarbicato a difendere un fortino personale e non nascosto dietro un ingombrante leader?

C'è la volontà di costruire qualcosa di veramente nuovo, che possa liberarsi da chi sembra scambiare il consenso popolare quasi per una richiesta di impunità o di libertà da condizionamenti, e che possa opporsi efficacemente, da una parte, al vecchio centro-sinistra e, dall’altra, alla deriva del “grillismo”, proponendo volti e metodi nuovi?

Non occorre un salvatore od un nuovo “proprietario”, ma l'immagine e la sostanza di chi si possa far carico di liberare il “centro-destra”, non solo nazionale, ma anche regionale e locale, da vecchie incrostazioni o da superati posizionamenti, di girare pagina, cominciando con l’accantonare sia i vecchi steccati che le rendite di posizione, e di proporre nuove formule di aggregazione, facendo crescere le idee.

Occorre capire che si è di fronte ad una forte, fortissima voglia di cambiamento, avvertita quasi come un vento impetuoso, di fronte a cui non si può rimanere passivi o sordi, e che questo cambiamento non deve essere inteso solo come un fatto anagrafico ma, soprattutto, come un modo nuovo di affrontare i problemi e di capire le esigenze e le richieste che vengono fatte, rinunciando ad approcci o schemi obsoleti.

Per cambiare, liberare, governare.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 18-03-2013 alle 17:20 sul giornale del 19 marzo 2013 - 704 letture

In questo articolo si parla di attualità, Daniele Massaccesi, Jesiamo

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