Chiaravalle: Ospedale, Quercetti (Prc) replica a Mezzolani, “Si confronti con i cittadini, non con gli yesman del suo partito”

2' di lettura 10/05/2013 - Le dichiarazioni dell’assessore Mezzolani sulla riorganizzazione dell’ospedale di Chiaravalle lasciano interdetti. Vuole farci credere che il riassetto del presidio ospedaliero sia frutto della concertazione con “fantomatici” rappresentanti delle istituzioni locali.

Lui che ha disertato tutti gli appuntamenti e istituzionali (il consiglio comunale aperto di Monte San Vito) e pubblici (le assemblee dei Lavoratori dell’ospedale e del comitato cittadino) ignorando e snobbando in questo modo le richieste, le proposte e soprattutto evitando il confronto con i numeri e con i fatti e con i cittadini in carne e ossa , ben diversi e ben più capaci e motivati degli “yesmen” del suo partito.

A proposito del Pd, che fino a poche settimane fa ha snobbato i richiami e l’allarme che avevamo, per tempo, lanciato, che per mesi ha svolto opera di rassicurazione evitando di costruire qualsiasi
occasione che avrebbe consentito, perlomeno, di meglio e preventivamente organizzare l’azione di difesa del sistema sanitario locale e che oggi vuol recitare tutte le parti in commedia, vedi le dichiarazioni dell’onorevole Carrescia, un po’ di pudore e un po’ di autocritica, non guaterebbe. Ora però è il momento dell’impegno e dell’agire.

Sappiano Mezzolani e Spacca che se vogliono trovare una soluzione condivisa, debbono incontrare i cittadini, il comitato e i lavoratori dell’Ospedale di Chiaravalle, sono in primo luogo loro i titolari delle proposte e delle richieste che settimane di incontri hanno prodotto, sono loro che ieri si sono impegnati e si mobiliteranno domani, altri possono mettere a disposizione solo la loro vanagloria.

Questa soluzione ha innanzitutto un nome, equità, che guardando il piano di riorganizzazione è invece stato calpestato, solo per fare qualche esempio bastino i casi di Tolentino e Loreto. Quindi caro
assessore meno sicumera e meno spallucce. L’aspettiamo, e presto, a Chiaravalle, esserci non è una sua regale concessione bensì un suo preciso dovere.