Monsano: rapina alla gioielleria, quattro arrestati grazie a carabiniere fuori servizio. Aggiornamento.

Due dei rapinatori sono entrati in gioielleria quando erano presenti sette persone fra commesse e clienti, fra i quali Puzzello Gianluca, Brigadiere dei Carabinieri effettivo alla Stazione di Jesi, libero dal servizio ed in abiti borghesi.
I due rapinatori non hanno esitato a puntare le armi alla testa delle persone presenti intimando di rimanere immobili. Puzzello, nonostante avesse con sé le figlie di 2 e 9 anni, ha tentato di lanciare l’allarme chiamando il 112 con il cellulare ma i criminali se ne sono accorti e l’hanno costretto a rinunciare togliendogli il telefono e rinchiudendolo insieme alle commesse in uno sgabuzzino del negozio. Sempre puntando la pistola alla testa dei clienti i rapinatori hanno riempito la borsa con il bottino e sono usciti all’esterno dove li attendeva un terzo complice alla guida di una Fiat Panda rossa, risultata poi rubata due giorni fa a Montemarciano.
Il Brigadiere Pezzullo, liberatosi dallo sgabuzzino e affidate le figlie ad una delle commesse, si è lanciato all’inseguimento con la propria auto privata riuscendo a segnalare alla Centrale Operativa i movimenti dei rapinatori su cui sono converse auto in servizio dei Carabinieri di Jesi, Chiaravalle, Falconara Marittima, nonché un elicottero dei Carabinieri di Forlì.
I rapinatori si sono poi liberati dell’auto che hanno abbandonato per salire, sempre osservati dal brigadiere, a bordo di un camion per la raccolta dei rifiuti urbani della ditta “Jesi Servizi” alla guida del quale li attendeva un quarto complice. Nascosto il borsone fra i rifiuti e saliti tutti sul camion i rapinatori sono ripartiti per continuare la fuga.
Quando più macchine dei carabinieri li hanno raggiunti e bloccati due dei malviventi hanno cercato inutilmente una disperata fuga fra le campagne di Monsano, ma, al pari di quelli rimasti sul camion, sono stati raggiunti ed arrestati.
I rapinatori, identificati in Cristofanetti Paolo, 29 anni di Jesi, Centonze Salvatore, Lo Presti Antonino e Palici Matteo tutti catanesi pluripegiudicati di 39, 37 e 35 anni rispettivamente, dopo l’arresto in flagranza per rapina sono stati rinchiusi a Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tutta la refurtiva, oltre tremila euro in contanti e oro e gioielli per un valore di oltre 30mila euro, è stata recuperata e riconsegnata ai proprietari. Le ami sequestrate si sono rivelate essere armi giocattolo private del bollino rosso e quindi del tutto identiche a vere pistole.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-07-2013 alle 13:46 sul giornale del 27 luglio 2013 - 4508 letture
In questo articolo si parla di cronaca, carabinieri, militari
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