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Monte S. Vito: Cillo, 'Oneri di urbanizzazione, cui prodest?'

Thomas Cillo 4' di lettura 08/04/2014 - Il 7 aprile 2014 è andato in scena l'ultimo Consiglio comunale della legislatura. Anche in questa occasione non sono mancate le sorprese e stavolta (come è capitato anche in passato) si torna a parlare di un argomento che già a suo tempo creò discussione tra maggioranza e minoranza: gli oneri di urbanizzazione.


Era il 29 dicembre 2011 (occhio alle date!) e in Consiglio comunale approdava la questione dell'aumento degli oneri di urbanizzazione. Un argomento complesso e tecnico che era stata discusso nell'apposita Commissione solo 7 giorni prima.

In pratica, questo provvedimento si rendeva necessario per via di un adeguamento obbligatorio realtivo alle tariffe degli oneri di urbanizzazione (primaria e secondaria) poiché la Regione Marche dal 1977 non aveva adeguato il costo di questi ultimi all'andamento economico reale e pertanto richiedeva immediato aumento da completare entro il prossimo quinquennio (2012-2016).

L'Amministrazione Sartini, presentava come proposta di spalmare l'aumento di detti oneri con questa cadenza:

2012 30% dell'incidenza prevista

2013 20%

2014 20%

2015 20%

2016 10%

Tale proposta, venne immediatamente osteggiata dalle minoranze che ritenevano molto più opportuno un adeguamento che non prevedesse incrementi nel primo anno di applicazione (2012) ma bensì a partire almeno dal 2013, in maniera tale da permettere ai soggetti interessati (ditte o privati) di realizzare un intervento edilizio (nuova edificazione, recupero e ristrutturazione) senza avere penalizzazioni per una norma che sarebbe entrata in vigore 3 giorni dopo e che chiaramente non avrebbe dato il tempo di organizzarsi, provocando un danno economico per via della quota aggiuntiva di oneri da versare non indifferente (+30%).

Ma l'Amministrazione Sartini, come al solito sorda, cassò il punto archiviando in tutta fretta l'aumento degli oneri di urbanizzazione.

Ma come si sa, i nodi vengono al pettine e dopo due anni, la stessa Amministrazione Sartini, decide di tornare sui suoi passi e presenta all'ultimo Consiglio comunale, la proposta di non aumentare gli oneri di urbanizzazione per l'anno 2014, riservando l'aumento di quest'anno per il 2016.

E quando le minoranze hanno fatto presente che tale provvedimento di sterilizzazione degli aumenti andava semmai applicato più logicamente e ragionevolmente nel primo anno (per i motivi di cui sopra), il Sindaco Sartini, destreggiandosi in evoluzioni dialettiche come è solita fare, giustificava il suo provvedimento dicendo che gli aumenti che avevano previsto non avevano di fatto frenato la volontà di edificare da parte dei monsanvitesi che a sua detta presentavano domande per permessi per costruire aumentati in detto periodo.

Peccato però che tranne per il 2012, anno in cui molti soggetti non hanno fatto in tempo ad adeguarsi, vi è stato un crollo dei permessi per costruire nel 2013 e crediamo sicuramente ci sarà ulteriormente nel 2014:

2010 n. 38 permessi per costruire

2011 n. 38

2012 n. 51

2013 n. 21

Appare dunque lapalissiano che la tesi del Sindaco è smentita con i fatti e che la realtà è tutt'altra ovvero che il provvedimento e la scelta politica adottata dalla sua Giunta allora (e avallata dalla sua maggioranza) ha creato conseguenza non solo ai soggetti interessati ma anche al bilancio comunale (che ha visto una flessione delle entrate per permessi per costruire ergo meno soldi per i servizi).

Per avere contezza di quanto questo aumento abbia inciso abbiamo preso il caso di un privato che vuole sistemare la sua abitazione di 110 m2 + un interrato da 140/150 m2. Gli oneri che nel 2011 doveva versare erano di circa 15.000 €, mentre oggi ne deve versare 32.000 €.

Particolare menzione invece la merita l'accoglimento dell'emendamento del sottoscritto inerente il riconoscimento di una gradualità sullo sconto da applicare per chi realizza, recupera o ristruttura utilizzando il protocollo Itaca ovvero criteri ecocompatibili, di efficienza energetica e ambientale.

E' stato infatti accolta la proposta di prevedere una gradualità anziché uno sconto unico (per chi raggiungeva la fase progettuale pari a 2 del protocollo) premiando chi invece realizzerà con criteri e fasi progettuali superiori.

Non merita invece commenti il patetico tentativo messo in atto da parte del Sindaco che ha rigirato la frittata della questione additandoci come coloro che in campagna elettorale erano contro la cementificazione ed oggi perorano le cause dei costruttori. Ma onde chiarire eventuali informazioni fuorvianti, e vista l'imminente campagna elettorale è bene fugare ogni dubbio: noi siamo contro la cementificazione selvaggia e non adeguata ai servizi presenti sul territorio. Siamo favorevoli a tutte le forme di incentivazione per il recupero e la ristrutturazione (molti vani sono presenti nel centro storico) ed è proprio per dare più corpo a questa filosofia e per essere sempre al fianco dei cittadini e dei loro bisogni, che ci siamo battuti affinchè non si abbiano penalizzazione e tantomeno disparità.

Crediamo che questo provvedimento non serve a nessuno e anzi, troviamo che sia l'ennesimo goffo tentativo di propaganda elettorale camuffato da adozione meritoria.


da Thomas Cillo
Capogruppo Pdl di Monte San Vito





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-04-2014 alle 16:03 sul giornale del 09 aprile 2014 - 1404 letture

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