Fai: 'Casa de Nialtri: ritorsioni, malgoverno e interessi. Troppi'

Molto più celeri invece sono state la repressione e le ritorsioni ai danni dei vari occupanti. Dopo la vicenda dell’espulsione di Maurice (scomparso nel nulla) è toccato a Gianluca che si è visto revocare gli arresti domiciliari. Verso di loro e verso chi si è stato coinvolto, va la nostra solidarietà. Sia Maurice sia Gianluca erano stati attivi nel movimento di lotta di Casa de Nialtri.
Come dire: prima o poi chi ha l’ardire di opporsi all’arroganza del potere, viene punito. Specie se poi questo potere è messo in discussione. Specie se si rompono le uova nel paniere a chi con il problema dei senza casa, dei rifugiati e degli esclusi, vuole farci qualche profitto.
La solidarietà ha i suoi costi del resto, ed anche i suoi guadagni. Non pochi, e interessanti anche fuori Ancona, dato che a Jesi, nell’edificio dell’ex-Cascamificio, si vuole fare un centro di accoglienza. E forse non è un caso che sarà collocato proprio nella zona sud della città, quella più povera, più a rischio, piena di migranti dove l’integrazione viene fatta a suon di telecamere per controllare, di fatto, come un grande fratello, il grande ghetto della città dello sport.
Ma di questo già avevamo parlato in precedenza: trenta telecamere, soldi spesi male.

Questo è un articolo pubblicato il 12-04-2014 alle 22:02 sul giornale del 13 aprile 2014 - 1093 letture
In questo articolo si parla di jesi, ancona, FAI - Federazione Anarchica Italiana, casa de nialtri
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