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Mense scolastiche, M5S: 'Esternalizzazione del servizio, la fretta cattiva consigliera?'

movimento 5 stelle generico 5' di lettura 12/04/2014 - Il 19 marzo ed il 4 aprile si sono tenute due sedute di commissione consiliare congiunta di approfondimento sul tema sempre più attuale dell’esternalizzazione delle mense scolastiche del Comune di Jesi.

Nelle seduta del 19 marzo, l’avvocato della Jesi Servizi ha cercato di giustificare in qualche modo la sconfitta al TAR della partecipata del Comune a seguito del ricorso della ditta seconda classificata nell’appalto, la DUSSMANN SERVICE SRL.

Il MoV 5 Stelle, dopo aver effettuato l’accesso alla pratica dell’appalto e del ricorso, è stato l’unico gruppo a controbattere nel merito l’avvocato durante la Commissione, evidenziando come una troppa fretta con cui la maggioranza ha scelto di chiudere la partita dell’esternalizzazione ha reso quasi obbligata la costituzione in giudizio, impedendo di fatto una gestione del precontenzioso diversa, magari volta ad evitare il ricorso stesso e/o la soccombenza al TAR.

Il M5S ha rimarcato inoltre il fatto che la chiusura definitiva al Consiglio di Stato del contenzioso aperto avverrà con ogni probabilità non prima di metà 2015, quando la GEMEAZ ELIOR SPA vincitrice dell’appalto biennale di esternalizzazione avrà comunque concluso lo svolgimento del servizio, a prescindere dagli esiti del ricorso.

Al di là della più o meno regolare procedura seguita, si ritiene politicamente inaccettabile un approccio del genere su un appalto per un servizio importantissimo, di un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro.

Nella seduta del 4 aprile scorso, invece, Salvatore Pisconti, Presidente di JesiServizi, si è dilungato nell'illustrare la complessità della gestione del servizio, mettendo insistentemente l'accento sulla inadeguatezza del magazzino che ha una capienza limitata rispetto alla mole delle derrate necessarie per garantire il servizio, ed entrando nel dettaglio leggendo in aula consiliare quanti kg di pasta, di olio e di altri alimenti vengono consumati giornalmente.

Lavoro sicuramente preciso e dettagliato. Ma purtroppo non era così difficile prevedere quanto la gestione della refezione scolastica e della Casa di Riposo sarebbe risultata complessa. Cercare in qualche modo delle giustificazioni ai disservizi emersi anche recentemente sulla stampa citando la gran mole di lavoro, la quantità delle derrate e il biologico che non si trova appare quantomeno ingenuo e conferma quanto inopportuna o troppo affrettata sia stata l’esternalizzazione decisa dalla maggioranza, senza una adeguata ed accurata disamina preventiva delle dirette conseguenze che oggi riscontriamo.

...Se poi il fornitore, Gemeaz, mi dice che il prodotto bio lo trova a Grosseto invece che a Fano, io devo controllare che il prodotto sia bio… E' importante che la pasta sia bio, se poi vogliamo discutere che vogliamo privilegiare i fornitori/produttori …locali derogando dal bio, eh, questo è tutto un altro film, ma non credo che siano i tempi maturi, i tempi per far affrontare un discorso di questo tipo... ”.
Queste le parole del Presidente di Jesi Servizi srl in Commissione.

Peccato che la “trama del film“ sia scritta nel Capitolato dell'appalto: l’art. 6 recita infatti: "Dovranno essere utilizzati prodotti regionali e comunque a filiera corta. Dovranno essere privilegiati i prodotti a marchio QM. Dovranno essere utilizzate le seguenti materie prime provenienti da agricoltura biologica (segue elenco)”.
E ancora: “E' ammessa la sostituzione di prodotti da agricoltura biologica con altri ottenuti con tecniche di lotta integrata in caso di difficoltà di approvvigionamento. In caso di impossibilità dimostrata di utilizzo anche dei prodotti ottenuti con tecniche di lotta integrata, potrà essere autorizzata la sostituzione con prodotti provenienti dall'agricoltura tradizionale e, ove possibile, regionale.
Tutti i prodotti di agricoltura biologica devono essere in possesso dei requisiti di qualità, della certificazione e della etichettatura prevista dalla normativa vigente in materia. La ditta aggiudicataria dovrà altresì garantire l'utilizzo di frutta fresca, succhi 100%frutta, yogurt e biscotti secchi per la merenda ".

Il M5S ha chiesto di chiarire una volta per tutte il passaggio cruciale dei prodotti marchigiani e comunque a filiera corta, marchio QM. Dai riscontri seguiti ai controlli effettuati dalla Commissione dei genitori nei magazzini, risulterebbe infatti che di marchigiano ci sia ben poco e non è ben chiaro se alle tante discordanze riscontrate, come nel caso dei succhi di frutta 100%, siano seguite le eventuali conseguenti puntuali sanzioni, previste nel Capitolato.

Che ad essere privilegiati debbano ritenersi i prodotti locali, la Gemeaz lo ha capito molto bene, a giudicare dall'offerta tecnica (documento secretato) a cui solo il M5S ha avuto l'ardire di accedere; offerta tecnica che insieme a molti altri documenti è risultata perlopiù sconosciuta agli altri consiglieri durante la commissione congiunta. Richiederemo quindi di verificare dettagliatamente il pieno rispetto anche dell’offerta tecnica a seguito della quale l’appalto è stato aggiudicato, oltreché la piena conformità al capitolato di gara.

Nel corso della prossima seduta saranno ascoltati i genitori che si stanno impegnando nei controlli. A loro chiederemo se hanno la percezione di contribuire, con il loro prezioso lavoro, non solo al miglioramento del servizio, ma anche a quel famoso e pubblicizzato risparmio che l'Amministrazione afferma di aver conseguito con l’esternalizzazione, scaricando però sul volontariato gran parte degli oneri necessari per avere adeguati controlli.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-04-2014 alle 17:02 sul giornale del 13 aprile 2014 - 1056 letture

In questo articolo si parla di attualità, jesi, mense scolastiche, Movimento 5 Stelle, esternalizzazione

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