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Jesi presenta un progetto europeo da 600mila euro su sport e disabilità

4' di lettura 15/07/2014 - La giornata di presentazione del programma europeo Erasmus + a Brussels dell'inverno scorso, è stata l'occasione di incontro tra l'assessore allo sport del comune di Jesi, Ugo Coltorti, e il progettista europeo Marco Cardinaletti, anche lui jesino, titolare della società di consulenza, formazione e progettazione europea Eurocube.


"Dall’incontro con Marco Cardinaletti - racconta Coltorti - è nata l'idea di creare un progetto che legasse sport e disabilità. La nostra presunzione è arrivare a scrivere un decalogo per affrontare l’approccio dello sport per chi è disabile. Un impegno che questa amministrazione si assume, se le sarà assegnato il finanziamento, insieme ad altri comuni e partners di progetto per i prossimi due anni e oltre".
Jesi è leader di progetto, ossia se la commissione ad hoc valuterà positivamente il progetto e deciderà di finanziarlo, curerà direttamente i rapporti tra i partners e con l'Unione Europea, tenendo la guida del progetto stesso.

Marco Cardinaletti ritiene Jesi pronta per il ruolo di leader di un progetto da 600mila euro: “Sono rimasto colpito, da jesino, dalla capacità di attivarsi nell’ambito dello sport di questo comune, perciò Jesi ha le qualità per fare il leader di un progetto di questo tipo. L’apporto che il comune ha dato nella fase di redazione e preparazione del progetto, soprattutto da èarte di Nunzia Toti e Federica Micheli, è stato straordinario. Il progetto parte dalla policy che l’amministrazione vuole abbracciare, per predisporre una serie di iniziative integrate”.

Tra le varie inziative inserite nel progetto, una è legata alla Notte Azzurra, all'interno della quale saranno portate delle esperienze di disabilità. "Siamo partiti dalla considerazione che in Italia ci sono eventi sportivi in cui gareggiano disabili e non disabili assieme, superando ogni barriera anche fisica, ma sono spot, poco conosciuti e difficilmente rintracciabili. Altra criticità è la scarsa domanda. La prima sfida è stata mettere a sistema l'evento, creando un portale on line per fare matching tra domanda e offerta: lo sportivo disabile cerca l’evento sportivo, o anche solo la vacanza che offra servizi e occasioni di sport integrato", spiega Cardinaletti.

Dopo incontri con l’Anffas è stata fatta un’analisi: è nato così S.IN.DY., “sport actions for social inclusione and disability”, azioni per lo sport, l’inclusione sociale e la disabilità.

"Ora speriamo che il progetto venga finanziato, ma resta fermo che l’amministrazione comunale ha in mano un progetto che potrà sempre riproporre, aggiustandolo di volta in volta in base ad eventuali feedback negativi”.

Il progetto coinvolge 10 partners in 7 aree europee: si è creata una sinergia tra la città di Jesi l’Anffas nazionale e Sport senza frontiere, altri partners da Turchia, Belgio, Bulgaria, Grecia, Croazia e Spagna. Un altro aspetto positivo del progetto sarà lo scambio di buone practices con aree geografiche diverse. Tra gli associati c'è il Coni Marche, anche il Coni nazionale è stata coinvolto. Poi il mondo della ricerca scientifica. Il tema dell’Anffas entra nel gruppo di lavoro con questi partners e con la pubblica amministrazione: “Un dei punti di partenza delle inziative sarà la già apprezzata iniziativa della Notte Azzurra, che andrà rafforzata anche con questo tema, ed è prevista dal progetto la realizzazione di tavoli per realizzare piani strategici, affrontando in maniera integrata, il tema della disabilità. Un altro tema fondamentale è quello delle barriere architettoniche, anche nel mondo dello sport.

In questo progetto lavoreranno 60/70 persone a livello europeo, ogni partners ha messo insieme una squadra propria, e a loro volta i partners hanno coinvolto atleti, ecc.. ci saranno attività nelle scuole, convegni, due grandi momenti internazionali: ad aprile del prossimo anno professori e sportivi ad un convegno a Jesi; un altro momento a Roma, gestito dall’Anffas, per la visione di uno showcase, con tutti gli eventi organizzati durante l’arco di realizzazione del progetto. Il portale sarà il luogo dove confluirà il calendario degli eventi e delle inziative previste dal progetto: chi è interessato potrà decidere a quali eventi partecipare e avere ogni informazione. Gli organizzatori prevedono ricadute positive anche dal punto di vista turistico.

"Verranno dettate le linee strategiche, nel mondo della integrazione ed inclusione sociale e sport, aprendo le possibilità a tante altre attività. Ora attendiamo il mese di ottobre per la risposta: i progetti passano attraverso tre fasi di valutazione, due interne e una esterna fatta da un valutatore. L’80% sarà finanziato dall’Europa, il restante 20% verrà garantito dal personale interno, con le ore di lavoro del personale. Non consterà perciò nulla al comune", così Cardinaletti, che conclude: "Costruire il progetto, la strategia che si vuole adottare è comunque importante al di là di questo bando, perché da qui si potranno costruire tanti piccoli progetti collocati in altri settori finanziati dalla comunità europea. Si lavora in un’ottica di visione strategica: questo è ciò che ha voluto l’amministrazione comunale".


di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it





Questo è un articolo pubblicato il 15-07-2014 alle 22:57 sul giornale del 16 luglio 2014 - 2619 letture

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